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Cronaca

Prostituzione, degrado e illegalità: occhi puntati sul quartiere ferrovia

Scattano i divieti di accesso alle aree cittadine emesse dal questore di Foggia, che si aggiungono agli avvisi orali e fogli di via obbligatori spiccati a soggetti dediti ad attività delittuose in materia di reati contro il patrimonio e la persona

Prostituzione, degrado e illegalità: occhi puntati sul quartiere ferrovia, dove la polizia ha predisposto specifici servizi di monitoraggio, all’esito dei quali, su segnalazione della polizia locale, sono stati adottati diversi provvedimenti censori nei confronti di soggetti che rappresentano un pericolo per la sicurezza della città e che creano un forte nocumento al decoro e alla vivibilità di molte zone urbane.

In particolare, è stato disposto il divieto di accesso alle aree cittadine situate nel pieno centro di Foggia nei confronti di due venditori ambulanti che occupavano abusivamente porzioni di terreno pubblico, in violazione anche delle prescrizioni igienico-sanitarie, e di una donna sorpresa a svolgere attività di meretricio. Nel medesimo contesto, è stato previsto il divieto di accesso nei confronti di una persona che è stata sorpresa, in più occasioni, a consumare cibi e bevande da asporto abbandonando al suolo i residui all’interno di un’area stradale adiacente alla fermata dell’autobus, il cui utilizzo era inibito agli utenti.

I provvedimenti adottati dal questore si inquadrano nel concetto di ‘Polizia di sicurezza’ e hanno come finalità quella di garantire l’accesso e il libero godimento ai beni e ai servizi pubblici che sono nella disponibilità dei cittadini. Oltre ai divieti di accesso a zone urbane, i cosiddetti ‘Dacur’, l’attività del questore si è concretizzata nell’adozione di ulteriori provvedimenti di prevenzione finalizzati ad evitare il rischio di comportamenti socialmente pericolosi. Nelle ultime settimane, infatti, su segnalazione delle locali Compagnie dei carabinieri e dei commissariati di polizia, sono stati emessi 11 avvisi orali e 6 fogli di via obbligatori da alcuni Comuni rientranti nella provincia di Foggia nei confronti di soggetti dediti ad attività delittuose soprattutto in materia di reati contro il patrimonio e contro la persona.

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