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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Peschici

“Dalla parte del mare”, la docu-fiction dedicata a Lucio e al “suo” Gargano

Un tributo all'alfiere delle Tremiti mentre si riaffaccia lo spettro delle trivelle in Adriatico. Filmato realizzato dai giornalisti Piero Russo ed Emanuele Faccilongo con la collaborazione degli studenti dell'istituto "Libetta" di Peschici

Una piacevole carrellata di ricordi, testimonianze inedite di personaggi noti e garganici doc, intervallata dalle immagini degli scorci più suggestivi del Gargano e delle Isole Tremiti.

E’ ‘Dalla parte del mare’, la docu-fiction realizzata dal giornalista de La Repubblica, Piero Russo, e dal documentarista Emanuele Faccilongo per ricordare l’alfiere delle Diomedee, Lucio Dalla, e celebrare il suo amore, profondo e viscerale, per quell’angolo di Puglia.

Il documentario, realizzato con gli alunni dell’istituto comprensivo ‘Libetta’ di Peschici, è stato realizzato sulla Montagna del Sole, tra Peschici e le Isole Tremiti, dove il cantautore bolognese amava trascorre lunghi ‘periodi creativi’ nella sua villa immersa nel verde, a Cala Matano. Proprio alle Tremiti, infatti, sono nati alcuni dei suoi più grandi successi, tra i quali Come è profondo il mare  o l’intero album Luna Matana (il cui nome si ispira a quello di una caletta di San Domino) che è stato interamente realizzato nel suo studio di registrazione a picco sul mare.

Nei 12 minuti circa della docu-fiction, sono in tanti a ricordare il cantautore bolognese recentemente scomparso, come i colleghi Albano, Francesco Renga e Graziano Galatone (Cavaradossi in Tosca Amore Disperato, opera riscritta e musicata da Lucio Dalla), oppure Memena, anziana peschiciana che negli anni ’60 diede rifugio a Dalla e Ron durante un violento nubifragio. Da allora, per il cantante emiliano, Memena divenne una seconda mamma e a Russo e Faccilongo ha svelato alcuni simpatici retroscena della vita del cantante di Futura.

Il progetto della docu-fiction è nato nell'ambito di un Pon organizzato dall’istituto “Libetta” di Peschici. “In passato – spiega Piero Russo - ci eravamo sempre occupati di giornalismo, ma con i ragazzi dell'istituto avevamo notato quanto la scomparsa di Lucio Dalla avesse profondamente sconvolto i garganici. Abbiamo deciso, quindi, di approfondire la cosa e l'idea di provare a girare un corto su Lucio ed il ‘suo’ Gargano è venuta quasi da sé”. “Dalla parte del mare” è stato presentato in anteprima a Peschici, nell’ambito di una giornata di studi organizzata nell’ambito dell’accordo di rete Il Gargano Propone e – continua Russo - “grazie all'impegno di Billa Consiglio, assessore alla cultura della Provincia di Foggia, del dirigente scolastico del Libetta Andrea Cariglia e dell'attrice di origini foggiane Virginia Barret presto farà il giro d'Italia: anzitutto al Teatro del Fuoco di Foggia, ma anche a Vieste, alle Tremiti e a Milo, paesino del Catanese che il prossimo anno vedrà l'inaugurazione dell'anfiteatro Lucio Dalla. Il cantante aveva una villa a Milo e ne era innamorato, proprio come accadeva alle Tremiti. Il nostro prossimo obiettivo, invece, sarà il Giffoni Film Festival”. Il favore riscosso dal documentario “Dalla parte del mare” , inoltre, fa pensare ad una possibile evoluzione del progetto in ambito teatrale. “Certo – precisa Russo – adesso è prematuro anticipare cosa accadrà, ma la volontà c’è. Per il momento possiamo solo incrociare le dita”.

Isolano per scelta. Sul Gargano, Lucio Dalla lo hanno conosciuto, amato e pianto in tanti. Probabilmente in fase di post-produzione della docu-fiction nessuno immaginava che la presentazione di “Dalla parte del mare” coincidesse con il rinnovato pericolo delle prospezioni a largo delle Diomedee e questo tributo a Dalla, isolano per scelta, può rappresentare un modo per sentire il cantautore bolognese vicino in questa ennesima battaglia in difesa delle bellezze e ricchezze del Gargano. “Lucio Dalla era presidente onorario del comitato No Triv e per le Tremiti, soprattutto contro le trivellazioni, si era schierato in prima linea. Con gli alunni del ‘Libetta’ lo scorso anno avevamo realizzato un appello che poi portammo al ministro Prestigiacomo. “Dalla parte del mare”, invece, sarà presto consegnato a Clini, che forse alle Tremiti non è mai stato e non sa che quelle e il Gargano sono paradisi naturali. Il ‘petrolio’ del Gargano sono turismo e cultura, non gli idrocarburi, tra l'altro scarsi e di bassa qualità. Sono sicuro – conclude Russo – che Lucio sarà con noi anche quando Clini vedrà il corto a lui dedicato”.

 

 

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