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Cronaca

Cubomeduse, tracine, anemoni, scorfani e razze: ecco le insidie di mare nelle acque del Gargano

Dalla ricerca 'Animali marini velenosi nel Mediterraneo’ della dott.ssa Anna Lepore e del dott. Leonardo Pennisi del centro antiveleni degli Ospedali Riuniti di Foggia

Razze e scorfani, meduse e tracine: sul Gargano i bagnanti devono fare i conti - oltre che con le strade dissestate e i frequenti disservizi – anche con i pericoli e le insidie che provengono dal mare. Centinaia le richieste di intervento che ogni estate giungono ai centralini dei pronto soccorso, punti di primo intervento e soprattutto al numero verde H24 (800.183.459) del centro antiveleni di Foggia diretto dalla dott.ssa Anna Lepore, autrice insieme al dott. Leonardo Pennisi della ricerca ‘Animali marini velenosi nel Mediterraneo’ presentata qualche anno fa a Pavia e dalla quale abbiamo estrapolato le parti più interessanti.

Cubomeduse o ‘vespe di mare’

Prima di entrare nel vivo della ricerca, apriamo una piccola parentesi sul fenomeno delle ‘Cubomeduse’ o vespe di mare dell’Adriatico, maggiormente presenti nelle acque di Marina di Lesina e cugine della velenosissima Chironex fleckeri australiana. Individuarle non è semplice, perché sono trasparenti e si muovono rapidamente. Hanno la forma di un quadratino di circa 4-6 centimetri e dispongono di quattro tentacoli capaci di allungarsi fino a un metro e mezzo. Non abbiate paura, perché quelle presenti nelle nostre acque non sono velenose e non uccidono come invece fa la temutissima Chironex fleckeri; sono però molto urticanti, quindi, meglio starne alla larga.

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