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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Vieste

Da Malta a Vieste con l'incubo Covid: l'odissea di Gabriella per un tampone che non arriva

L'Asl ha contattato la donna ma ci vorranno almeno altri due giorni prima di fissare un appuntamento. E dovrà sottoporsi al test a Foggia perché le altre postazioni drive-through più vicine non sono ancora attive

Sono abbondantemente passate le 72 ore dal suo arrivo da Malta e ci vorranno un altro paio di giorni prima che venga contattata per fissare l'appuntamento per un tampone. E da Vieste dovrà  arrivare a Foggia per sottoporsi al test. Gabriella F. racconta la sua personale odissea che va avanti già da quando era all'estero. È un'insegnante precaria, partita per frequentare un corso intensivo di inglese fondamentale per il concorso bandito dalla ministra dell’Istruzione "in piena pandemia mondiale", evidenzia. Ha soggiornato a Bugibba, "una cittadina tranquilla, dove c’era davvero pochissima gente e la mascherina la usavano tutti ed ovunque, me compresa". Tornata in Italia domenica 16 agosto, all'aeroporto Capodichino di Napoli, è stata sottoposta come tutti gli altri viaggiatori provenienti da Malta solamente al termoscanner.

Già da giorni aveva provato a contattare vari numeri, riuscendo a reperire solo informazioni discordanti. Le indicazioni rivenienti dalle disposizioni nazionali e regionali hanno contribuito a generare confusione: "Il ministro della Salute - fa notare - dice che entro 48 ore devo fare il tampone, il presidente della Regione Puglia dice invece di no, perché il virus può manifestarsi anche i giorni successivi, quindi devi stare a casa 3 giorni e dopo sarai contattato per prendere un appuntamento per fare il tampone". Contattata l'Asl di Foggia apprende che in provincia di Foggia non è possibile fare tamponi, ma ci sono solo 5 strutture nella zona di Bari (200 km da Vieste). "Dopo un giorno richiamo la Regione e mi dice che invece nella zona di Foggia sono state allestite le drive-through per effettuare i tamponi e che comunque a Foggia c’è un laboratorio privato che effettua i tamponi, ma non si può prenotare il tampone con l’Asl, sono loro che ti devono contattare". Passano le ore e peraltro il laboratorio privato non risponde. Da un operatore si sente rispondere che la mole di lavoro è estenuante in questi giorni.

"Ho letto che hanno istituito questi drive-through, ma dove? Foggia, Cerignola, Torremaggiore e stanno per essere attrezzate Monte Sant’Angelo, Manfredonia e San Marco in Lamis. Ma quando prendete queste decisioni potete aprire un attimo Google Maps?". Poi finalmente squilla il telefono, "allo scadere delle 72 ore, dopo decine di chiamate di sollecito, una gentile signorina mi chiama dall’Asl di Foggia per chiedermi: come sta? Arrabbiata, le rispondo, è un sintomo del Covid o della vostra assenza? Proseguendo la chiamata mi dice che fra un paio di giorni sarò contattata per prendere un appuntamento. Quindi prima di lunedì non farò niente in sostanza, replico". Per di più le riferisce che dovrà andare a Foggia a fare il tampone perché gli altri punti, come quello a Manfredonia, non sono ancora attivi. "La mia compagna di viaggio, arrivata a casa in un paesino della Calabria, si è recata al pronto soccorso, ha fatto il tampone e la mattina successiva ha avuto il risultato, negativo, del test ed è libera da lunedì mattina", racconta Gabriella, che si lascia andare ad una riflessione che è anche un monito: "In tempo di campagna elettorale, lasciare a casa per giorni gli elettori che rischiano anche di perdere il lavoro, non è proficuo, così come non è proficuo per la campagna elettorale abbandonare Il Gargano".

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