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Cronaca Torremaggiore

Multa e 5 giorni di chiusura (bis), il titolare del bar si scusa ma stavolta non ci sta: "Ora basta, gli assembramenti sono ovunque"

Per la seconda volta in meno di un anno, il Barbarossa Coffee di Torremaggiore è stato sanzionato per violazione delle norme anti-Covid: "Vedo continuamente puntarmi il dito contro come se stessi rubando qualcosa"

Multa e cinque giorni di chiusura, per la seconda volta in meno di un anno. Il Barbarossa Coffee di Torremaggiore paga ancora e si vede costretto a chiedere scusa di nuovo ai suoi concittadini, proprio come aveva fatto a maggio del 2020.

Era la cosiddetta 'Fase 2' e, reduce da 70 giorni di inattività da lockdown, il titolare, Emanuele, ammise di non essere stato in grado di gestire la situazione e il sovraffollamento all'esterno del locale. Si appellò allora al buonsenso dei suoi clienti per la riapertura, al motto di 'distanti ma uniti'.

Questa volta, però, non ci sta. "Multa e 5 giorni di chiusura solo perché provo a portare il pane a casa. Multa, tra l’altro, costruita solo ed esclusivamente per assembramento all’esterno del mio locale, senza intaccare l’area di proprietà del locale stesso".

Ormai si sente perseguitato. Il suo è uno dei locali più in voga di Torremaggiore, in fondo al corso principale. "Ora basta! Vedo assembramenti di ogni tipo e in ogni luogo del mio nel paese e lascio perdere, poiché capisco cosa significa, ma vedo continuamente puntarmi il dito contro come se stessi rubando qualcosa. Si ho detto 'rubando' che è una parola che non rientra nel mio vocabolario. Conosco la parola 'lavoro', 'sacrificio' e 'impegno' che fanno parte del mio quotidiano! Ora, da buon cittadino, abbasso la testa e vado avanti. Pago lo scotto subito e chiedo scusa (nuovamente) ai miei concittadini".

Cita, da ultimo, l'articolo 1 della Costituzione. "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Io ci credo. E meno male".

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