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Cronaca

Covid-19, in Puglia indice rt a 1.17: l'80% dei nuovi focolai registrati in ambito familiare

Nella settimana di monitoraggio 15/03-21/03 si registra un ulteriore crescita del numero di nuovi positivi che si attesta a livello regionale al 6%: nel foggiano si è registrato un aumento del 24%

Malgrado l'epidemia stia leggermente decelerando, il trend dei contagi in Puglia resta in crescita anche nella seconda settimana di zona rossa. Lo evidenzia il report di monitoraggio diramato dalla Regione Puglia, in allegato all'ultima ordinanza diramata dal Governatore Emiliano. 

Nella settimana indice 15-21 marzo l'incidenza cumulata per 100mila abitanti ha raggiunto i 269 casi: "Calcolando il tasso di incidenza settimanale al 25 marzo, attraverso i dati del flusso aggregato della Protezione Civile, si evidenzia che i dati risultano in ulteriore crescita portando il tasso dei contagi a 291 casi per 100mila abitanti". 

"Tali rilevanze epidemiologiche - si legge ancora nel report - rendono necessario mantenere il massimo livello di intensità delle misure di contrasto all'epidemia, anche adottando misure - ulteriori rispetto a quelle attualmente vigenti a seguito dell'Ordinanza del Ministero della Salute che ha collocato la Puglia in zona rossa - destinate a ridurre al minimo indispensabile le occasioni di contatto interpersonale, in particolare negli ambienti chiusi, e la circolazione delle persone se non per motivi strettamente indispensabili". 

Nella settimana di monitoraggio 15/03-21/03 si registra un ulteriore crescita del numero di nuovi positivi che si attesta a livello regionale al 6%: le province di Bari e Taranto mantengono un andamento stabile, in lieve riduzione risulta la Bat mentre sono caratterizzate dall’aumento dei nuovi casi le province di Brindisi (+32%), Foggia (+24%), e Lecce (+10%). Il tasso di incidenza settimanale ha raggiunto 270 casi per 100.000 abitanti: in provincia di Bari si contano 355 casi per 100.000 abitanti, in provincia di Taranto 312 casi per 100.000 abitanti e in provincia di Foggia 262 casi per 100.000 abitanti. Calcolando il tasso di incidenza settimanale al 25 marzo, si evidenzia che i dati risultano per tutte le province in ulteriore crescita, nonostante alla regione siano state assegnate le misure di restrizione proprie della zona rossa a partire dallo scorso 15 marzo. In particolare, considerando il flusso aggregato della Protezione Civile, al 25/03, la variazione percentuale dell’incidenza rispetto ai 7 giorni precedenti risulta pari al 12% in provincia di Taranto e BT, al 9% in provincia di Taranto, al 7% in provincia di Foggia e Bari.

A livello regionale la percentuale di primi test eseguiti con esito positivo è del 17%, in aumento (+1%); se si escludono dal computo i test eseguiti per screening, tale percentuale è pari al 24% (+1%): nel setting territoriale il 32% dei primi tamponi eseguiti risulta positivo (stabile), con i valori più alti a Taranto (47%) Foggia (48%). Questi dati indicano una circolazione virale molto sostenuta in tutta la regione e una verosimile sottostima dell’incidenza dei contagi in questi due territori. L’indice Rt regionale è pari a 1.17, con il limite superiore dell’intervallo di confidenza di 1.14, collocando la regione in uno scenario di tipo 2.

Sono 180 i nuovi focolai registrati, l'80% dei quali verificatosi in contesti di tipo domiciliare/familiare. Solo 4 i focolai scolastici più altri casi sporadici rilevati in tutte le province. Inoltre, si segnala un grande focolaio in Salento (oltre 100 casi collegati) legato a eventi sociali. Altri focolai sono stati registrati in locali pubblici, in un gruppo appartamento, in ambienti lavorativi e in un ospedale del Tarantino. 

Cresce la quota dei soggetti sintomatici alla diagnosi, pari al 30% dei nuovi casi, con il dato più alto a Foggia, dove risulta pari al 46% dei nuovi positivi (+6% rispetto alla settimana precedente).

L’analisi per fascia di età nell’ultima settimana di monitoraggio evidenzia come l’incremento dei casi interessa prevalentemente le classi 85+ (+26%), 65-79 anni (+14%) e 80-84 anni (+11%). Si riducono invece i contagi tra i soggetti di età compresa tra 0-10 anni. Va segnalato che in ogni caso il tasso di incidenza settimanale più elevato si registra nelle classi 25-64 anni (292 casi per 100.000 abitanti nella stessa fascia di età, con un incremento del 6% rispetto alla settimana precedente) e 19-24 anni (287 casi ogni 100.000 abitanti di quella fascia di età), questi ultimi sostanzialmente stabili rispetto alla settimana scorsa. Alla riduzione dei tassi di positività settimanali nelle fasce 0-10 corrisponde un’analoga riduzione nelle attività di accertamento diagnostico; al contrario il tasso di test non sembra associato all’incremento dei contagi tra gli adulti e gli anziani, nei quali si registra un aumento della proporzione dei test con esito positivo, indicando di fatto una maggiore circolazione virale, soprattutto tra le persone di età superiore a 65 anni. Un incremento della quota di test positivi si rileva anche nella fascia 14-18 anni, tra i quali quasi un test diagnostico su 4 risulta positivo (24%). 

Per quanto riguarda i ricoveri, nelle terapie intensive sono occupati il 39% dei posti letto, il 49% per gli altri reparti Covid: "Il tavolo di monitoraggio regionale sui posti letto rileva importanti criticità nella disponibilità di posti letto Covid e non Covid ormai in tutta la regione, sia in area medica che in intensiva: le situazioni più problematiche sono rilevate in provincia di Bari e di Taranto, dove la ripresa dei contagi si è registrata prima, ma segnali di saturazione provengono anche dalle province Bat e Lecce".

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