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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Chieuti

La 'Carrese' appesa a un piano di sicurezza. Il Molise in soccorso dei chieutini: "Alle attrezzature ci pensiamo noi"

A venti giorni dalla corsa dei carri trainati da buoi, in onore di San Giorgio Martire, manca ancora l'autorizzazione. Una squadra di tecnici specializzati è al lavoro per rimaneggiare il piano di sicurezza

La Carrese è diventata una corsa a ostacoli ma ora Chieuti prova a mutuare l’esperienza molisana e spera di arrivare al tanto sospirato traguardo. Nell’ultimo tavolo tecnico della settimana scorsa, con prefetto, questore e vigili del fuoco in videoconferenza, è stata riesaminata tutta la pratica e si intravedono spiragli per la corsa dei carri trainati da buoi, in onore di San Giorgio Martire. “Abbiamo convenuto che bisognava rideterminare il piano di sicurezza che abbiamo presentato – riferisce il sindaco Diego Iacono - All’indomani, ci siamo messi subito al lavoro con la squadra di tecnici specializzati che già operano sulle carresi molisane e che coadiuvano i tecnici che hanno redatto il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti e il piano Safety e Security. È già al vaglio di questi tecnici, lo stanno elaborando e credo che la settimana prossima ci possa essere un primo incontro interlocutorio per poi presentarlo ufficialmente, e speriamo che tutto proceda per il meglio”.

Dalla Questura erano arrivati una serie di no agli allenamenti propedeutici alla manifestazione storica, almeno quattro in riscontro ad altrettante comunicazioni dell’associazione di promozione sociale ‘Carri di San Giorgio’. Il questore Paolo Sirna, all’analisi della documentazione, aveva rigettato l’istanza elencando una serie di criticità e carenze.

Gli allenamenti sono cosa diversa, però, dalla manifestazione e potrebbero saltare. “Non possiamo avere tutto. Dobbiamo aspettare questo responso che è molto più importante. La manifestazione del 22 aprile mi preme di più in questo momento, vista l’urgenza e l’imminenza della gara – afferma il sindaco Iacono - Il Covid ci ha impedito di fare riunioni, la Prefettura non era propensa a farle in presenza, tant’è che l’ultimo tavolo è stato convocato in videoconferenza. Oggi però siamo fiduciosi, perché stiamo cercando di rendere questo piano di sicurezza idoneo per le esigenze prospettate da Questura, Prefettura e Vigili del fuoco. L’importante è che si riesca a superara questa fase di impasse che è quella dell’approvazione del piano di sicurezza. Andiamo tutti nella stessa direzione, quella del benessere degli animali, della salvaguardia del pubblico e di tutti”.

La tensione in paese, dopo la sequela di divieti, è salita alle stelle. Dopo la carrese finita in tragedia nel 2018, l’anno successivo erano state bocciate qualcosa come quattro versioni del piano di sicurezza ed era stata annullata, poi è arrivata la pandemia. E dopo tre anni senza la loro amata corsa dei buoi, i chieutini scalpitano. Lo scorso 24 marzo sono scesi in strada. “A Chieuti si nasce, si vive e si muore con la corsa nel cuore”, si leggeva sullo striscione in testa al corteo.

Sull’ondata del malcontento popolare, il segretario del circolo del Partito Democratico di Chieuti, Michele Di Lucia, ha scritto una lettera aperta a tutti i più alti in grado Dem: il segretario provinciale Lia Azzarone, il vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, il consigliere regionale Paolo Campo, il parlamentare Michele Bordo e poi il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Parlava a nome della comunità chieutina “sentitasi abbandonata e trascurata”. 

Nella missiva datata 30 marzo, lamentava il “totale disinteresse da parte delle istituzioni della Regione e del Partito” e che le questioni poste alla loro attenzione, Carrese compresa, fossero state “disattese e trascurate” da tutti i destinatari con “tantissima superficialità e disinteresse”, proprio alle soglie delle elezioni amministrative. “Eventuali risultati negativi comprometterebbero l’esito di un buon risultato elettorale per il nostro gruppo politico”, avvertiva. E poi l’annuncio choc: “Il sindaco di Chieuti ha già provveduto a contattare il presidente della Regione Molise per avviare l’iter per il passaggio del Comune nel vicino Molise. Si convocherà a breve un Consiglio comunale monotematico per dare il via a tutti gli adempimenti del caso”. In premessa, per inciso, il segretario cittadino scriveva di essersi consultato con il sindaco Pd Diego Iacono. Sembravano davvero spirare, ormai venti, secessionisti.

Dopo un ‘no comment’ il sindaco smentisce: “Se avessi avviato l’iter si sarebbe saputo pubblicamente, perché inizia con un Consiglio comunale per indire un referendum”. Gli esponenti del partito in indirizzo, peraltro, erano tutti informati dei fatti, ma a decidere sono le autorità e le forze dell’ordine del tavolo tecnico.

“Quella lettera parte dalla pancia del popolo - afferma il sindaco interpretando i sentimenti della sua gente - L’altro giorno, credo si siano conclusi i tavoli tecnici anche a livello prefettizio delle Carresi molisane e là c’è stato l’accoglimento da parte di tutte le istituzioni e, giustamente, da questo lato si vede il tuo vicino che realizza la stessa cosa e tu no. Pur stando nella stessa Italia, ti domandi come sia possibile. Però, io dico sempre che dobbiamo avere fiducia, dobbiamo andare avanti e dobbiamo chiaramente colloquiare con le istituzioni e adeguarci a quello che chiedono, attenerci a quello che ci prescrivono e mettere a punto un piano di sicurezza aderente alle loro esigenze. Non vedo il motivo di un diniego a prescindere: se le cose verranno fatte così come chiedono, sicuramente il risultato arriverà, anche se arriveremo 'sotto sotto' con la data della corsa, l’importante è avere l’ok per andare avanti”.

E proprio dal vicino Molise oggi è partita una lettera all’indirizzo del prefetto di Foggia Carmine Esposito e, per conoscenza, al presidente Emiliano, a firma di Pasquale Di Bello, presidente dell’Unione Carresi, l’associazione nata nel 2018 a tutela delle Carresi di Molise e Puglia, e Tutore delle Carresi della Regione Molise, figura istituita dalla Regione per la valorizzazione delle manifestazioni in ambito molisano. Segue con interesse e preoccupazione l’evolversi delle interlocuzioni per autorizzare la manifestazione.

“Sul versante molisano, con la collaborazione di tutti gli attori e tutte le istituzioni interessate, questo processo è giunto in uno stato avanzato che consente di celebrare le Carresi nel massimo rispetto delle norme di legge e in sicurezza – scrive Pasquale Di Bello - Poiché non vi è alcuna differenza tra le Carresi molisane e quella chieutina, le rivolgo l’invito a valutare, sotto il profilo analogico, le soluzioni messe in campo dalle autorità molisane, ciò al fine di rendere possibile la Carrese di Chieuti. Aggiungo che, da tempo, a favore del Comune di Chieuti vi è la disponibilità totale da parte dei comuni molisani a fornire tutta l’attrezzatura necessaria, e in nostro possesso, per la sicurezza del percorso. Ritengo che il patrimonio di conoscenze, studi, soluzioni maturate in ambito molisano possano essere una risorsa capace di agevolare il suo lavoro e quello delle altre autorità, e la soluzione delle questioni sottoposte alla sua attenzione”.

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