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Cronaca

Puglia profondo rosso: restrizioni almeno fino a Pasqua, anche in Capitanata numeri da 'zona rossa'

In Puglia l'incidenza è da due settimane oltre i 250 casi per 100mila abitanti. Ad alzare la media sono le province di BAri e Taranto, ma anche in Capitanata la soglia è stata superata. Decisive saranno le prossime due settimane

A nove giorni dall'ingresso ufficiale in zona rossa, la situazione dei contagi in Puglia continua a essere critica. Il rapporto tra tamponi processati e positività rilevate non scende sotto il 10% dallo scorso 24 febbraio. Da allora l'andamento è stato pressoché costante, con il picco del 18,6% raggiunto il 18 marzo scorso, giorno in cui la Puglia ha fatto registrare il dato di contagi giornalieri più alto di sempre. La crescita dei contagi si riverbera anche nell'aumento della pressione sui reparti Covid, con i 2.011 pazienti ospedalizzati, dei quali 224 in terapia intensiva.

Un aumento preoccupante, che l'assessore Lopalco ha definito una conseguenza dei "comportamenti tenuti in zona gialla", e per il quale il Governatore Emiliano si può fronteggiare con maggiori restrizioni e con un aumento massiccio delle vaccinazioni. 

Analizzando i numeri dall'inizio di marzo, spazi per i dubbi non ce ne sono. Nei primi 23 giorni del mese in corso, i casi individuati sono 31.987, con una media di 1.390,73 al giorno. Dati di gran lunga superiori a quelli registrati nell'intero mese di febbraio, quando i casi totali furono 24.183. Restringendo il campo dell'analisi all'ultima settimana, l'incidenza è a quota 274,2, superiore alla soglia critica di 250 casi individuata dal Governo affinché si rendano necessarie nuove misure restrittive.  

Per quanto la situazione più critica si evidenzi sempre nelle province di Bari e Taranto (che presentano rispettivamente una incidenza per 100mila abitanti rispettivamente di 367,3 e 323,5), anche nelle altre province pugliesi la curva dei contagi è in netta risalita.

Nel Foggiano, l'incidenza rilevata la scorsa settimana è di 264,2, con un incremento del 26,9% rispetto alla settimana 8-14 marzo (il più alto della Puglia). 

Le province di Lecce, Bat e Brindisi hanno ancora una incidenza sotto la soglia, ma comunque in ascesa rispetto alla settimana 8-14 marzo. Nel Leccese l'incidenza è cresciuta del 18%, in provincia di Brindisi del 22%, nella Bat del 13,66%. 

Per la Puglia saranno decisivi i numeri delle prossime due settimane. Quel che appare scontato è che la regione resterà rossa almeno fino alla settimana di Pasqua (durante la quale tutta l'Italia sarà in zona rossa come a Natale, ndr). Se le restrizioni in atto condurranno a un progressivo calo dei contagi e a una contestuale riduzione dell'incidenza, allora la Puglia potrà sperare in una 'promozione' in arancione tra l'11 e il 19 aprile. Molto dipenderà dall'andamento nelle due province dove si sta concentrando la più alta percentuale di contagi, Bari e Taranto. Se la curva dovesse scendere solo nelle restanti province, le strade da percorrere sarebbero due: la permanenza in zona rossa per l'intera regione, o il ritorno in arancione con delle restrizioni ad hoc per le province di Bari e Taranto, sulla falsariga dell'ordinanza emanata lo scorso 12 marzo

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