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Cronaca

Emergenza da Covid-19: rincari sui prodotti fino a 6000%. Fiamme Gialle in campo con 166 denunce e 17mila controlli

Dall'inizio dell'emergenza da Coronavirus, la guardia di finanza ha rivolto la propria azione contro usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on-line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori nonchè manovre distorsive sui prezzi

La guardia di finanza in prima linea per contrastare i fenomeni illegali collegati allo stato di emergenza da Covid19.

Il corpo, infatti, ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la pubblica amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al codice degli appalti.

Come illustrato durante la cerimonia, svolta in forma privata, per il 246° anniversario dalla fondazione del corpo, sono stati circa 17.000 i controlli svolti dalla guardia di finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da Covid-19: 166 le persone, a vario titolo, denunciate per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza, di cui uno tratto in arresto.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la guardia di finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, sono stati denunciati 25 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 33 casi e sottoposti a sequestro oltre 50.000 di mascherine e dispositivi di protezione individuale, 675 litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti) contenuti in oltre 6.000 confezioni.

Circa 35mila litri di alcol provenienti da sequestri effettuati da reparti del comando provinciale di Foggia sono stati consegnati, su avviso delle competenti autorità giudiziarie, alla protezione civile della città metropolitana di Milano, all’ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ di San Giovanni Rotondo, agli ‘Ospedali Riuniti’ di Foggia, all’Asl di Foggia e all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Puglia e Basilicata, per la produzione di prodotti galenici per la sanificazione degli ambienti sanitari e dei laboratori clinici, sopperendo in tal modo alla mancanza sul mercato di alcool etilico, materia prima indispensabile per la realizzazione di disinfettanti.

Sono state sviluppate, altresì, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni. In tale ambito, sono stati individuati prodotti commercializzati al pubblico con ricarichi sino al 6.000% rispetto al prezzo di acquisto.

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