Coronavirus, “torneremo ai numeri di marzo”. Lopalco avverte: “Ondata più gestibile se aumenterà la sorveglianza”
L’epidemiologo prevede un ritorno ai numeri dei primi mesi dell’emergenza, ma spiega: “Ora siamo capaci di rintracciare più asintomatici e identificare i focolai. Abbiamo costruito un muro che si chiama sorveglianza epidemiologica e contact tracing”
“I casi di positivi al coronavirus aumentano di giorno in giorno e presto (credo in poche settimane) torneremo ai numeri giornalieri dello scorso marzo-aprile. In autunno, molto probabilmente, li supereremo”. È quanto dichiara l’epidemiologo ed ex capo della task force per l’emergenza Covid in Puglia Pierluigi Lopalco.
L’epidemiologo spiega che l’aumento dei casi è direttamente proporzionale all’aumento del numero di test: “ora andiamo a cercare attivamente i casi e facciamo molti più tamponi”. Ma questo non coinciderà con una nuova emergenza sanitaria e un nuovo collasso delle strutture ospedaliere: “Fra qualche settimana avremo gli ospedali pieni? No, perché i casi che vediamo oggi sono per lo più asintomatici o lievi”.
Tuttavia, avverte Lopalco, la capacità di rintracciare più asintomatici non deve produrre il pensiero che il virus sia indebolito: “Vuol dire che ora portiamo alla luce un'alta quota di portatori asintomatici o paucisintomatici, principalmente giovani adulti, che prima non vedevamo. Allora possiamo stare tranquilli? Ni, questo è il momento di massima allerta. Nel corso della prima ondata il virus è entrato subdolamente nella popolazione e, cogliendoci di sorpresa, ha abbattuto tutta la sua forza epidemica sugli ospedali a causa dell'accumulo di una quota enorme di casi gravi”.
“Oggi abbiamo costruito un muro – conclude l’epidemiologo – che si chiama sorveglianza epidemiologica e contact tracing. Riusciamo a identificare i focolai e cerchiamo di spegnerli. Se saremo bravi, l'ondata sugli ospedali sarà meno marcata e gestibile. Nella prima fase la battaglia si è combattuta negli ospedali, perché non avevamo mura. Oggi la battaglia dobbiamo combatterla sul territorio. Dobbiamo rafforzare le sentinelle”.