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Cronaca

Rischio lockdown se aumenteranno i contagi (ma "localizzati"). Cerignola città pugliese con più positivi al Covid-19

Cerignola guida la mappa del contagio in Puglia. La situazione in provincia di Foggia. Rischio secondo lockdown? Le rassicurazioni del ministro Boccia e del viceministro alla Salute Sileri. Miozzo: "Si ma localizzati"

Mentre la Puglia si avvicina a quota 5mila casi positivi al Covid-19 dall'inizio dell'emergenza sanitaria ad oggi - sono 4858 quelli registrati dal 26 febbraio (giorno del primo tampone positivo) - in un'intervista al quotidiano Libero il ministro di origini pugliesi per le Autonomie Francesco Boccia ha scongiurato l'ipotesi lockdown come già avvenuto nei mesi di marzo e di aprile: "E' impensabile, non ce lo possiamo permettere".

Ci si dovrà abituare a convivere con il virus continuando a rispettare le regole di sempre: utilizzo delle mascherine, distanziamento sociale di un metro e igienizzazione delle mani. 

Lockdown, le rassicurazioni del ministro Boccia

Boccia ha parlato di "chiusure settoriale, di singoli comparti economici". E non ha escluso la chiusura di singole zone "se dovessero scoppiare dei focolai allarmanti". La situazione sanitaria non spaventa il ministro, anzi, "mi conforta" ha dichiarato. "Gli ospedali sono preparati"

Sul Coronavirus di ritorno in Italia dall'estero, Francesco Boccia si è detto dispiaciuto "che molti dei nuovi positivi siano cittadini andati a fare le vacanze all'estero e tornati con il virus. Questa doveva essere l'estate da passare in Italia, oltre alla nazione più bella al mondo siamo anche tra le più sicure sotto l'aspetto sanitario. Avevamo fatto un appello per restare dentro i nostri confini; non tutti lo hanno seguito, peccato"ha sottolineato".

Covid-19, la situazione in Puglia e in provincia di Foggia

In Puglia gli attualmente positivi sono 323, di questi 48 sono ricoverati. Il numero dei guariti è vicino ai 4mila mentre i decessi ammontano a 554. Più della metà dei positivi sono asintomatici, critico o severo lo stato di poco più del 15% dei 4854 casi registrati durante l'emergenza. 

In provincia di Foggia, con quello del 16 agosto, in totale i contagiati sono 1.267, con una incidenza cumulata per 10mila abitanti, la più alta in Puglia, di 20,4 rispetto alla media regionale di 12,1. 

Sono saliti a dieci i comuni dove si registra almeno un caso positivo al Covid-19. Cinquantuno restano Covid-free. A guidare la mappa del contagio in Puglia c'è Cerignola, con più di 51 positivi. Tra gli 11 e i venti casi a Foggia e San Nicandro Garganico. Da uno a cinque casi ad Ascoli Satriano, Stornara, Orta Nova, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Lucera, Bovino.

Rischio lockdown, Miozzo: "Localizzati"

Le precisazioni del ministro arrivano dopo le dichiarazioni rilasciate al quotidiano 'Il Messaggero' dal dirigente della protezione civile e coordinatore del comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, che si era detto "discretamente" preoccupato: "Se andiamo avanti così, con l'aumento giornaliero dei casi positivi, presto supereremo mille. A un certo punto decideranno i numeri: di fronte al superamento di alcuni limiti, saranno necessarie chiusure. Parlo di lockdown localizzati, questo sia chiaro. Limitati a un certo paese o a un determinato quartiere. Immagino, nella peggiore delle ipotesi, zone rosse molto localizzate". 

Miozzo ha sottolineato come "in autunno avremo la concomitanza degli effetti dei rientri dalla vacanze dell'influenza i cui sintomi si confonderanno con quelli del Covid, della riapertura delle scuole. I rientri dall'estero, con i ragazzi che sono stati in Paesi come la Croazia dove hanno fatto finta che non esistesse il coronavirus, per non affossare il turismo, sono un altro elemento molto delicato". 

Sulle scuole in alcuni casi potrebbere essere obbligatorio l'utilizzo della mascherina e laddove non esistono alternative alla soluzione del distanziamento, si potrà fare ricorso alle tensostrutture.

Lockdown e chiusura discoteche, il viceministro alla Salute Sileri

Alla pari di Boccia anche il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, a 'Il Fatto quotidiano', ha espresso il suo parere circa il rischio lockdown: "In questo momento probabilità vicina allo zero".

"Abbiamo imparato a igienizzare le mani, a usare le mascherine, a stare distanti: piccole abitudini che fanno la differenza. Per entrare in un ospedale o in una residenza per anziani, adesso, serve un tampone: siamo al sicuro dai focolai nelle strutture sanitarie, il vero male della prima ondata. La macchina è pronta per la risposta. E, soprattutto, la popolazione colpita dal virus è cambiata. I nuovi positivi sono più giovani, meno fragili, meno inclini a sviluppare sintomi gravi. Certo, bisogna evitare che i nipoti contagino i nonni. E qui torniamo alle precauzioni di cui parlavo. Ma in tutta onestà faccio fatica a immaginare il ritorno di un'epidemia incontrollata".

Sulla chiusura delle discoteche, per Sileri "si poteva aspettare qualche giorno magari rafforzando i controlli", ma, ha poi aggiunto, "è stata fatta una scelta che risponde al principio di massima precauzione, perché è ovvio che in quegli ambienti rispettare le regole è quasi impossibile".

Chiusura discoteche, la richiesta di Emiliano al Governo

A poche ore dalla decisione del Governo d’intesa con le regioni italiane di chiudere tutte le discoteche e i locali da ballo italiani e di vietare tutti gli assembramenti nelle strade, nelle piazze e nelle spiagge libere imponendo l’obbligo di mascherina anche nelle strade pubbliche negli orari di maggior afflusso, la Regione Puglia ha richiesto che al nuovo provvedimento di lockdown del settore - "che è bene che voi sappiate provocherà danni economici rilevantissimi " ha detto il governatore Michele Emiliano - segua da parte del Governo immediatamente un provvedimento a sostegno delle imprese, dei lavoratori e degli artisti del settore

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