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Cronaca

Casi e ricoveri calano in Puglia, ma oltre 800 morti dall'inizio del mese. In Capitanata la seconda incidenza più bassa della regione

In Capitanata l'incidenza a sette giorni registrata ieri è stata di circa 221 casi per 100mila abitanti, seconda solo a quella della provincia di Lecce. Scende anche la percentuale dei posti letto occupati in terapia intensiva e nell'area non critica, ma ancora troppo alta rispetto alla media nazionale

L'emergenza Covid in Puglia è ancora viva, ma nella settimana appena passata agli archivi la flessione della curva dei contagi è apparsa finalmente evidente. Sono stati 8950 i contagi accertati (secondo i bollettini diramati dalla Regione Puglia) su un totale di 81208 tamponi processati, per un tasso di positività dell'11%. Ancora alto, ma in calo dello 0,7% rispetto alla settimana precedente quando i casi furono quasi 800 in più. 

In calo è anche l'incidenza settimanale, passata dai 245.3 casi della settimana 12-18 aprile ai 226.3 del periodo 19-25 aprile. A livello provinciale, la Capitanata fa registrare il miglioramento più netto. Nella giornata di ieri l'incidenza si è attestata a 220.8 casi per 100mila abitanti, il secondo valore più basso della regione, dopo quello della provincia di Lecce (141). L'incidenza è in calo anche nelle province di Bari e Taranto, seppur ancora oltre la soglia dei 250 casi. Più instabile la situazione nella Bat, dove nell'ultimo periodo l'incidenza a sette giorni è abbondantemente oltre la soglia critica (ieri a 254.9).

Malgrado la situazione critica in alcuni comuni, per la seconda settimana consecutiva la provincia di Foggia ha fatto registrare un calo dei contagi. Dai 1591 del periodo 5-11 aprile, si è passati ai 1340 della settimana appena trascorsa, con un calo del 16%. Ciò che, purtroppo, resta ancora alto è il dato dei decessi: 30 negli ultimi 7 giorni, 102 dall'inizio del mese, l'11,7% dei decessi accertati in Puglia (872). Tanti, troppi. 

Tra gli altri dati in miglioramento, vi è anche quello relativo ai ricoverati: in terapia intensiva si è passati dai 286 posti letto occupati del 18 aprile (record assoluto) ai 235 fatti registrare ieri (-18%). Stesso discorso per i positivi ospedalizzati negli altri reparti Covid, scesi a 1738 (150 in meno rispetto al 18 aprile). Un dato che, però, va abbattuto ulteriormente per dare respiro agli ospedali. Allo stato attuale, come riporta Agenas, la Puglia resta una delle regioni più in difficoltà con il 40% di tasso di occupazione nelle terapie intensive (+10% sopra la soglia critica e +8% rispetto alla media nazionale) e il 46% negli altri reparti (+6% oltre la soglia critica e +14% rispetto alla media nazionale). 

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