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Cronaca

In Puglia contagi in calo, ma crescono i casi tra i soggetti in età scolare: "Misure di prevenzione necessarie"

La relazione allegata all'ultima ordinanza mostra una riduzione dell'incidenza e un calo dei contagi del 9%, "ma la fascia di età 11-13 è caratterizzata da un'elevata proporzione di test diagnostici positivi". In calo i contagi tra studenti e personale scolastico, ma rispetto a una settimana fa sono aumentati i provvedimenti di quarantena

“Il decremento interessa tutte la popolazione, ma con l’eccezione delle classi di età 3-13 anni in cui si è registrato un aumento dei contagi rispetto alla precedente settimana indice di monitoraggio. I dati della sorveglianza scolastica consentono di osservare che è stato registrato una riduzione del numero di contagi negli studenti presenti e nel personale scolastico, ma anche un aumento dei provvedimenti di quarantena sia per gli studenti che per il personale scolastico”. È quanto emerge dalla nuova relazione sull’andamento dei contagi in ambiente scolastico allegata all’ultima ordinanza diramata dalla Regione sulla scuola.

“Tale situazione va letta – specificano il direttore del Dipartimento Promozione Salute Vito Montanaro e l’Assessore alla salute Pier luigi Lopalco – anche alla luce dell’elevata prevalenza della Variante lineage B.1.1.7 (inglese), pari al 92,9% dei campioni esaminati, la seconda più elevata tra tutte le regioni dopo la Valle d’Aosta, evidenziata nella relazione tecnica ISS con riferimento alla survey condotta in data 16 marzo 2021”.

“Tali rilevanze epidemiologiche, che mostrano da un lato l’elevatissima prevalenza della variante inglese nella nostra Regione, dall’altro la persistenza di un livello di incidenza alto, con segnali di ulteriore incremento nella popolazione in età scolare, rendono necessario un mantenimento delle misure destinate a ridurre al minimo indispensabile le occasioni di contatto interpersonale, in particolare negli ambienti chiusi, e la circolazione delle persone se non per motivi strettamente indispensabili. Quanto contenuto in detta relazione rileva proposte organizzative ed operative sulla base degli elementi di conoscenza acquisiti sino ad oggi. Nel caso si manifestasse l’esigenza di integrare e/o modificare i documenti allegati sulla base di nuovi scenari epidemiologici, nonché di nuove disposizioni normative, provvederemo senza indugio ad inviare i necessari aggiornamenti utili a rivedere i provvedimenti regionali in ambito scolastico in materia di ‘Misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19’”.

Nella relazione si specifica che dall’analisi dei casi riportati al sistema di sorveglianza nazionale non è possibile identificare con certezza quanti contagi siano avvenuti in ambito scolastico, poiché il dato non è sempre sulle schede di notifica. Per questo, per valutare l’andamento dei contagi nelle scuole, sono stati presi in considerazione i nuovi casi di positività nelle specifiche fasce di età per settimana: “L’analisi per fascia di età nell’ultima settimana di monitoraggio evidenzia come vi sia una tendenza complessiva alla riduzione dell’incidenza che però non interessa le fasce di età 3-13 anni, nelle quali viceversa si assiste ad un incremento dei casi positivi (+17% 3-5 anni; +10% 6-10 anni; + 13% 11-13 anni). Il decremento più rilevante è da ascriversi al calo di incidenza nella fascia di età 80-89 anni (-26%). La fascia di età 11-13 anni è anche quella che presenta i valori di incidenza settimanali più elevati (262 casi per 100.000 persone). Nelle stesse fasce di età in cui si riscontra l’aumento dei tassi, si rileva anche un incremento dei tassi di tamponi diagnostici, che crescono del 29% nella fascia 3-5 anni, del 27% nella fascia 6-10 anni e del 13% nella fascia 11-13 anni. Va segnalato che, in ogni caso, la proporzione di primi test con esiti positivi si riduce in tutte le fasce di età e, in particolare, del 18% nelle classi 0-2 anni e 6-10 anni. Nella fascia 11-13 anni si riscontra la proporzione di primi test positivi più elevata (24%), seguita dalla fascia 14-18 anni (19%)”.

“Come già evidenziato attraverso l’analisi dei trend per fascia di età, il confronto tra l’ultima settimana di monitoraggio e l’ultima settimana del mese evidenzia che l’incremento percentuale più rilevante interessa le fasce di età 85+ (+81%) e 11-13 (+60%); il confronto tra le ultime due settimane mostra un incremento più elevato nella fascia di età 14-18 anni, seguita dalla fascia 11-13 anni (+9%) e dalla fascia 6-10 anni (+8%)”.

Sorveglianza speciale focolai epidemici in ambito scolastico

A seguito della emanazione della prima ordinanza 407, è stato avviato un sistema di rilevazione dei casi di positività e dei soggetti in quarantena da parte dei referenti Covid19 scolastici, consolidatosi nella vigenza delle ulteriori ordinanze regionali. “Nell’ultima settimana di monitoraggio sono stati riportati dati da 2738 plessi notificanti sui 3215 totali: il sistema evidenzia che hanno frequentato in presenza mediamente 154.416 studenti, 48.011 in più rispetto alla settimana precedente. Sono stati segnalati 540 nuovi contagi tra gli studenti (-27 rispetto alla settimana precedente) e 154 nuovi contagi nel personale (-36). Viceversa, sono incrementati i provvedimenti di quarantena, che sono risultati 2952 per gli studenti (+1742) e 748 per il personale scolastico (+53). Va in ogni caso sottolineato che i dati sopra riportati risentono delle oscillazioni nella completezza delle registrazioni da parte dei singoli plessi: essendo frutto di una attività di sorveglianza passiva, non si può avere la certezza che tutti i casi siano stati oggetto di segnalazione da parte di tutti gli istituti”.

In conclusione, l’analisi condotta a livello nazionale e regionale su 12 regioni più la provincia autonoma di Trento evidenzia una riduzione dell’incidenza in tutte le fasce di età della popolazione, un dato che si è verificato anche in Puglia: “La curva epidemica mostra un andamento in discesa, con un decremento dei nuovi positivi del 9%. Il tasso di incidenza settimanale, stimato attraverso i dati del flusso aggregato della Protezione Civile alla data del 21.04, risulta pari a 230 casi per 100.000 abitanti, con valori più elevati in provincia di Taranto (302 per 100.000 abitanti) e in provincia di Bari (263 per 100.000 abitanti). Il decremento dei contagi interessa tutte le fasce di età, con l’eccezione delle classi 0-13 anni; il tasso di incidenza più elevato si riscontra nella classe di età 11-13, caratterizzata anche da un’elevata proporzione di test diagnostici positivi”.

I dati della sorveglianza scolastica mostrano una riduzione dei contagi tra gli studenti e il personale scolastico, ma è in crescita, rispetto alla settimana precedente, il numero dei soggetti (sia tra gli studenti che nel personale) per cui è stato disposto un provvedimento di isolamento/quarantena è in crescita rispetto alla settimana precedente.

“Si può pertanto concludere che la Regione Puglia è attualmente interessata da un rallentamento del numero di contagi, che tuttavia risultano ancora in crescita tra i soggetti in età scolare. Tale circostanza impone il mantenimento di iniziative di carattere preventivo, attraverso misure finalizzate a limitare i contatti interpersonali, per contenere il rischio di un nuovo incremento dei contagi”.

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