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Cronaca

Covid-19, nuovo picco di contagi: 176 nel Foggiano e 590 in Puglia

C'è anche un decesso, registrato nella provincia di Taranto. I positivi salgono a 6.828, i pazienti guariti sono 5.926. La provincia di Brindisi unica della Puglia a non aver superato la soglia dei 1000 contagi totali

Continua a crescere vertiginosamente il numero di contagi in Puglia. Sui 5.253 test effettuati oggi, sono risultate positive ben 590 persone (record assoluto dall'inizio dell'emergenza): 234 nella provincia di Bari, 30 nella provincia di Brindisi, 58 nella provincia di Bat, 176 nella provincia di Foggia, 19 nella provincia di Lecce, 65 nella provincia di Taranto, 1 residente fuori regione e 7 di residenza non nota. C'è anche un decesso, registrato nella provincia di Taranto. I casi attivi salgono a 6.828, mentre sono 5.926 le persone guarite dall'infezione. 

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 523.235 test: il totale dei casi confermati è di 13.400 così suddivisi: 5.595 nella provincia di Bari, 1.271 nella provincia di Bat, 985 nella provincia di Brindisi, 3.219 nella provincia di Foggia, 1.012 nella provincia di Lecce, 1.212 nella provincia di Taranto, 95 attribuiti a residenti fuori regione, 11 di provincia non nota. 

Il bollettino di venerdì 23 ottobre 2020

Preoccupa soprattuto la situazione nelle province di Foggia e Bari. In Capitanata l'ultima criticità evidenziata riguarda il comune di Rodi Garganico, dove un focolaio è stato individuato all'interno di un istituto comprensivo: "Al momento sono risultati positivi 14 alunni e 4 insegnanti. Il servizio di Igiene sta effettuando l'indagine epidemiologica, disponendo l'isolamento fiduciario e programmando i tamponi per tutti gli alunni e il personale scolastico. Restano elevati, inoltre, i contagi familiari e inter-familiari", dichiara Vito Piazzolla, dg dell'Asl Foggia.

"Al manifestarsi delle criticità, ormai diffuse sul territorio, la ASL sta applicando puntualmente i protocolli di sicurezza per contenere il contagio e monitorare le situazioni a rischio, sia all'interno delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali che in ambito familiare. Di tutto questo si è discusso ieri nel corso di un incontro con il prefetto di Foggia. Contestualmente agli interventi di gestione dell'emergenza - aggiunge il dg -, continuiamo a farci promotori di una forte azione di sensibilizzazione nei confronti delle strutture che maggiormente presentano carattere di fragilità (come le case di riposo e le RSA), verso i nostri operatori e l'intera cittadinanza affinché si adottino comportamenti responsabili e adeguati alla situazione”. 

“Sono 90 i positivi registrati in una RSSA, a gestione privata, insistente nel territorio afferente al Distretto socio sanitario n° 10. Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione della ASL Bari e il nucleo di infermieri dell’Ospedale Di Venere sono intervenuti sottoponendo a tampone molecolare tutti gli ospiti e i dipendenti della struttura socio sanitaria di assistenza per anziani. 71 dei 110 ospiti e 19 degli 85 dipendenti sono risultati positivi, con 4 ospiti per i quali è stato immediatamente disposto il ricovero in centro Covid. L’attività di tracciamento è stata completata ieri sera, mentre oggi è in corso l’inquadramento dal punto di vista clinico per tutti i positivi,  i quali saranno sottoposti a rx torace e, se necessario, a  consulenze infettivologiche e/o pneumologiche. La struttura, dato l’elevato numero di positività, è stata rimodulata isolando i positivi nell’ala A e trasferendo i negativi nell’ala B, preventivamente sanificata. Per i soggetti negativi è prevista un’ulteriore verifica con tampone molecolare”, fa presente il dg dell'Asl Bari Antonio Sanguedolce. 

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