Beccati i furbetti foggiani del Coronavirus: inventano le scuse più assurde. Anziani bevevano birra attorno a un tavolo
Giovani, adolescenti e anziani nel mirino della polizia. Notte di denunce a Foggia.
Nella rete dei poliziotti finiscono i soliti 'furbetti'. Quelli che pensando di farla franca ricorrono a vari trucchetti e furberie. Per ciascuno è scattata una denuncia penale alla Procura della Repubblica. Sono giovani, adolescenti e anche anziani.
Intorno alle 3 della notte appena trascorsa è stata controllata un’autovettura. I tre giovani a bordo, dopo avere trascorso la serata insieme, stavano rientrando alle rispettive abitazioni facendosi accompagnare dal proprietario del veicolo. Due ventenni, controllati ieri sera, intorno alle 21,30, hanno riferito di essersi incontrati per caso e, non vedendosi da tanto tempo, hanno deciso di farsi un giro in auto.
Altri tre ragazzi sono stati trovati, nel pomeriggio, a bivaccare sulle scale di una scuola e per giustificarsi, hanno riferito, di essere usciti da casa per andare a tagliarsi i capelli da un loro amico. Non manca chi tenta di giustificarsi dicendo di dovere andare ad accudire degli animali che, guarda caso, si trovano nei posti più fantasiosi: presso l’abitazione di campagna della zia, nei pressi del proprio ufficio, a casa di un amico attualmente fuori sede e così via.
Diverse, poi, le coppiette di fidanzati che, spinti dal desiderio di vedersi, durante la giornata di ieri hanno infranto i divieti e sono stati denunciati. Scoperto anche un sorvegliato speciale il quale, non potendo uscire da casa, ha pensato bene di ricevere la visita di un altro pregiudicato.
In ultimo, non mancano pure le infrazioni a carico di persone più grandi d’età. In particolare, nel tardo pomeriggio di sabato, un equipaggio ha sorpreso tre settantenni e due sessantenni mentre si trovavano tutti insieme in una rimessa di proprietà di uno di loro, seduti intorno a due tavoli, intenti a chiacchierare e a sorseggiare birra.