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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, con 1935 pazienti è record di ricoverati in Puglia. In settimana ipotesi picco contagi

Con i 1.935 rilevati ieri, la Puglia ha superato il record di persone ricoverate nei reparti Covid. Vicino anche il picco di pazienti in terapia intensiva. A livello provinciale, la situazione più critica riguarda ancora le province di Bari e Taranto. La Capitanata sotto la media regionale

Servirà almeno un’altra settimana di tempo prima di assistere concretamente agli effetti delle nuove restrizioni. Allo stato attuale, la terza ondata appare ancora nella sua fase acuta, anche se qualche timido segnale di rallentamento si comincia a intuire. Lo conferma anche il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, in una intervista su Repubblica, ma perché i segnali da timidi diventino consistenti, servirà ancora del tempo: “Gli effetti delle nuove misure restrittive saranno ben visibili dopo 2-3 settimane dalla loro introduzione”.

Non a caso, il numero dei contagi giornalieri e soprattutto la pressione sui reparti sono ancora troppo alti. In Italia risultano occupati il 39% dei posti letto in terapia intensiva, quasi dieci punti percentuali oltre la soglia critica del 30%. Superata anche la soglia del 40% per quanto riguarda i posti letto in area non critica.

Sono in totale 13 le regioni/province autonome ad aver raggiunto o superato la soglia critica. Pesante la situazione nelle Marche, dove risultano occupati il 61% dei posti letto in terapia intensiva, così come nella provincia autonoma di Trento (59%), in Lombardia (58%), Piemonte (56%), Umbria (53%) ed Emilia Romagna (51%). Meno grave è la situazione in Puglia, dove il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 39% e quello dell’area non critica al 47%.

Ricoverati in terapia intensiva e area non critica rispetto ai posti letto disponibili-5

Tuttavia, nella giornata di ieri, la Puglia ha superato il record di pazienti ospedalizzati: 1.935, mai così tanti dall’inizio dell’emergenza. Il record precedente era di 1.911 ricoverati, registrato il 1° dicembre scorso. Risale allo stesso periodo (4 dicembre) il dato più elevato di ricoverati in terapia intensiva, 227. Un numero al quale la Puglia si sta progressivamente avvicinando, con le 223 presenze registrate ieri.

E se con le restrizioni si punta a un progressivo abbassamento del numero dei contagi e della incidenza, preoccupa la pressione ospedaliera. Soltanto nella giornata di ieri si sono registrati 24 nuovi ingressi in terapia intensiva (terza regione in Italia), ben 154 negli ultimi sette giorni. Sardegna (11% per le terapie intensive e 12% per l’area non critica) e Valle D’Aosta (10% per entrambe le aree) restano le regioni con il tasso di occupazione dei posti letto più bassi.

Per quel che concerne i casi attivi, Campania e Lombardia sono a un passo dai 100mila attualmente positivi. Considerevole, negli ultimi dieci giorni, è anche la variazione registrata dall’Emilia Romagna, dove attualmente i casi attivi sono 74.771, oltre 14mila in più rispetto allo scorso 12 marzo. La Puglia è la quinta regione per casi attivi, con i 42.990 positivi rilevati nell’ultimo bollettino. Abruzzo, Marche, Liguria, Umbria, provincia di Trento, Molise e provincia di Bolzano, le uniche sette regioni/province autonome ad aver fatto registrare una variazione negativa.

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Come riporta la Fondazione Gimbe, nella settimana 10-16 marzo la Regione Puglia ha registrato un incremento percentuale dei casi totali di contagio da Sars-CoV-2 del 6,4%; nelle ultime 2 settimane si rileva un'incidenza di 473 casi positivi per 100.000 abitanti. A livello provinciale, in Puglia, restano le province di Bari e Taranto quelle con la più forte incidenza per 100mila abitanti. La provincia di Bari sfiora i 700 casi, Taranto è a un passo dai 600. Poco sotto i 400 casi è la Capitanata che, insieme alle province di Bat e Brindisi, presenta un incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana inferiore alla media regionale. Nel Foggiano sono 1.603 i casi accertati negli ultimi 7 giorni (media giornaliera di 229 casi), mentre appare in lieve flessione il dato dei decessi, 20 nell’ultima settimana, con uno zero registrato nella giornata di domenica, che non si verificava dallo scorso 4 gennaio.

Per osservare gli effetti tangibili della zona rossa in Puglia, bisognerà attendere ancora un po’. Osservando il tasso di positività giornaliero, mai sceso sotto il 10% negli ultimi 26 giorni, la sensazione è che la Puglia sia vicina al picco. Lo scorso 18 marzo si è registrato il numero più alto dei contagi, 2.082, quasi bissato dai 1.983 registrati due giorni dopo.

L’impennata di contagi registrata nell’ultimo mese, ha proiettato la provincia di Bari in cima per quanto riguarda l’incidenza cumulata per 10mila abitanti (556), superando la Capitanata che ha raggiunto i 540 casi. Consistente anche la crescita dei casi nel Tarantino, dove l’incidenza ha superato quota 460.

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