Il Coronavirus porta via Marcello Mazza, apprezzato politico foggiano della Riviera Romagnola
Il nemico invisibile ha portato via un foggiano d'altri tempi. Stroncato dal Covid19, senza poter salutare nè vedere alcun congiunto, si è spento lo scorso primo aprile, all'Ospedale di Rimini, Marcello Mazza.
Era nato a Foggia 74 anni fa. Architetto e apprezzato pittore, era stato per due mandati assessore alle Attività Economiche al Comune di Cattolica per il partito socialista. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Roma e, sempre nella Capitale, laureato in architettura a "La Sapienza", nella celebre località romagnola aveva conosciuto e sposato l'amata Viviana da cui ha avuto un figlio, Marco.
In tanti in questi giorni nella Riviera romagnola lo ricordano per la professionalità e il suo rigoroso impegno politico, mantenuti sempre con la consueta signorilità e garbata ironia.
Era nato a Foggia in via de Mita, la stradina laterale del Banco di Napoli, dove abitava suo nonno medico, il famoso Diego de Mita, che si prodigò in maniera stoica durante i bombardamenti su Foggia dell'estate 1943. Una stele in villa comunale infatti lo ricorda.
Marcello Mazza apparteneva a una famiglia di noti e apprezzati giornalisti. Suo padre era l'avvocato Maurizio Mazza, fondatore e direttore di "Juvenilia", il primo giornale a vedere la luce tra le macerie di Foggia pochi mesi dopo la fine della seconda guerra mondiale. In seguito diede vita al celebre "Gazzettino Dauno", un settimanale pubblicato fino alla fine degli anni Novanta dall'altro figlio, Massimo, responsabile dei Fondi Speciali della Biblioteca Provinciale "La Magna Capitana" fino a pochi anni fa.
Ma il loro padre, Maurizio Mazza, è ricordato per essere stato il direttore del Museo Civico di Foggia, con lui rinato e riordinato dopo gli sfregi della guerra, e inaugurato nella sua seconda vita, nel 1966, alla presenza dell'allora Presidente del Consiglio Aldo Moro.
L'architetto Mazza era stato ricoverato il 15 marzo scorso in rianimazione all'ospedale di Rimini ed è deceduto il primo aprile, dopo due settimane. Avrebbe compiuto 75 anni a novembre.
Toccanti le parole dell'ex Sindaco di Cattolica, Pazzaglini, con le quali ha voluto salutare il suo vecchio amico e assessore: "Le statistiche parlano di numeri. Ma dietro ogni numero c'è una storia, una vita, un mondo che cambia. Sei stato un amico ma anche un generoso servitore della nostra Cattolica".
(di Maurizio De Tullio)