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Cronaca

Vaccino anti-covid anche per gli operatori del gruppo Salatto: "Pronti per diventare punto di somministrazione per la fase 2"

Nello specifico, presso la Casa di Cura ‘Villa Igea’ di Foggia sarà inoculato il vaccino al personale sanitario interno e a quello della Casa di Cura ‘San Michele’ di Manfredonia, mentre a Cerignola sarà vaccinato il personale sanitario del Centro Medico di Riabilitazione ‘Vita’

Le strutture del Gruppo Salatto da oggi provvederanno autonomamente alla somministrazione del vaccino anti-Covid 19 per il proprio personale sanitario. Nello specifico, presso la Casa di Cura ‘Villa Igea’ di Foggia sarà inoculato il vaccino al personale sanitario interno e a quello della Casa di Cura ‘San Michele’ di Manfredonia, mentre a Cerignola sarà vaccinato il personale sanitario del Centro Medico di Riabilitazione ‘Vita’.

Un processo che punta a rendere più spedita la fase di vaccinazione finalizzata a rafforzare la sicurezza di un segmento fondamentale del sistema sanitario territoriale, realizzando il primo cruciale punto di svolta dall’inizio dell’emergenza pandemica.

“La possibilità di somministrazione in autonomia del vaccino e la sua capillare diffusione tra il personale sanitario delle nostre strutture saranno coordinate nell'organizzazione da parte di Regione Puglia ed ASL Foggia, cui spetta il compito della sua fornitura, della sua distribuzione oltre che della formazione circa le modalità di inoculazione – spiega il dottor Potito Salatto, Presidente del Gruppo Salatto nonché Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata della Puglia –. Ci avviamo così verso un lento ritorno alla normalità, con una rinnovata garanzia per i nostri pazienti. La nostra disponibilità a partecipare a questa strategia è la conferma della volontà di essere parte attiva nella lotta al virus e della funzione essenziale rappresentata dalla collaborazione e dalla virtuosa complementarità tra la sanità privata e la parte pubblica, soprattutto in questo momento fondamentale, offrendo tutela al territorio e all'utenza".

Dunque, un primo importantissimo passo nel percorso che consentirà al sistema dell’ospedalità privata di riprendere a pieno regime la propria attività, purtroppo ridotta nel frangente più acuto della pandemia.

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