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Cronaca Monte Sant'Angelo

Nuovo progetto di riablitazione psichiatrica. Approvata convenzione a Monte Sant'Angelo

E' partito il progetto di inserimento lavorativo riabilitativo, elaborato dal Comune, dal Centro Diurno "Genoveffa De Troia" e dal Centro di Salute Mentale di Manfredonia. Il vicesindaco Scirpoli: "Un progetto di inserimento lavorativo all'avanguardia"

Le buone pratiche riabilitative attuate dall’équipe multidisciplinare del Centro Diurno “Genoveffa de Troia” di Monte Sant’Angelo hanno aperto nuovi percorsi nell’ambito della salute mentale. Chi soffre di disturbi mentali ha l’opportunità di avvalersi del “diritto al lavoro”, offuscato dalla diagnosi psichiatrica.

L’Assessorato ai Servizi Sociali della Città di Monte Sant’Angelo, il Centro Diurno “Genoveffa de' Troia” di Monte Sant’Angelo ed il Centro di Salute Mentale di Manfredonia hanno voluto, in questo modo, umanizzare il percorso terapeutico-riabilitativo, restituendo alle persone con disagio psichico i diritti di cittadinanza.

Da molti anni, la cultura innovativa e sperimentale degli operatori del Centro Diurno “Genoveffa de’ Troia” pone al centro di ogni relazione terapeutica non il “malato”, ma la persona-cittadino, bisognosa sia dell’autonomia esistenziale e lavorativa, sia delle cure e riabilitazione umanizzate.

Per Felice Scirpoli infatti, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali della Città di Monte Sant’Angelo, questo “è un progetto di inserimento lavorativo all’avanguardia. Un intervento sociale pensato e pianificato con gli operatori del Centro Diurno ‘Genoveffa de’ Troia’ e del Centro di Salute Mentale di Manfredonia. Un’azione sociale che rispecchia lo spirito solidaristico degli articoli 3 e 4 della Costituzione, i quali riconoscono a tutti i cittadini il diritto al lavoro e la conseguente promozione delle condizioni che rendono effettivo tale diritto e, in particolare, la rimozione di ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Finalmente – conclude Scirpoli - lavoriamo in sinergia con le Associazioni e i servizi territoriali preposti, una buona pratica per ridare speranza e fiducia ai cittadini in difficoltà, mirante a creare quella integrazione sociale fondamentale per riconoscere e soddisfare i bisogni reali delle persone con diagnosi psichiatrica”.

Il nuovo percorso socio-psico-riabilitativo ha permesso agli operatori del Centro Diurno ‘Genoveffa de Troia” di ideare una convenzione di tirocinio tra il Centro Diurno ed il Comune di Monte Sant’Angelo, per permettere l’inserimento lavorativo delle persone in recovery, affidati dai servizi psichiatrici.

“La stipula di una convenzione di tirocinio lavorativo - dichiara il Matteo Notarangelo, responsabile del Centro Diurno - consente l’accesso ad una ricchezza di risorse umane e finanziarie. Costruire le condizioni operative per la guarigione clinica, vuol dire considerare il “malato” inserito nell’ambiente lavorativo reale per stimolare le sue abilità professionali regredite e le sue competenze relazionali, imprigionate dalla psicopatologia. Questo programma innovativo di inserimento lavorativo vuole affermare un modello della riabilitazione psicosociale, che si oppone alla dilatazione dei fattori regressivi, che determinano processi di solitudine e di isolamento delle persone con disturbi psichiatrici”.

“L’ équipe multi-professionale del Centro Diurno, pertanto, si impegna ad inserire i cittadini interessati nell’area lavorativa più idonea alle proprie condizioni psico-fisiche indicata nel progetto terapeutico personalizzato – aggiunge Notarangelo – In questo modo, la persona può riemergere dalla malattia mentale. Un percorso che le consente di raggiungere una condizione di vita migliore, indipendentemente dalla gravità della sua patologia”.

Per Michele Grossi, responsabile del Centro Salute Mentale di Manfredonia, è proprio questa l’intenzione che giustifica tutti i processi di de istituzionalizzazione riguardanti le vecchie e nuove marginalità, compresa quella degli anziani. “Questo progetto – riferisce – trova la sua spiegazione clinica ed umana nella volontà forte da parte del Centro Salute Mentale, del Centro Diurno ‘Genoveffa de' Troia’ e del Comune di Monte Sant’Angelo di dare  la possibilità a 5 utenti di uscire dal circuito psichiatrico. Si tratta di una borsa lavoro che favorisce il reinserimento attraverso attività specifiche da svolgere negli ambienti di lavoro, supportati. Per esempio, abbiamo ragazzi che si interessano all’arte, altri che si occupano di giardinaggio e della cura del verde e molti di servizi di portierato e di servizi di pulizia domestica e di ufficio. Per loro, queste attività rappresentano un momento di integrazione sociale fortissimo. Ringrazio il Comune di Monte Sant’Angelo per la sua sensibilità. Questa è un’iniziativa di grande livello e di grande portata sociale, oltre che etica. Un’iniziativa che segnerà la storia psichiatrica di questa città”.

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