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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Lucera

Da un litigio per un melone, l'inseguimento e il folle omicidio: condannati padre e figlio

Ferdinando e Raffaele Piacente sono stati condannati a 14 e 10 anni per l'uccisione di Mamoudou Sare avvenuto il 21 settembre 2015 nelle campagne tra Troia e Lucera

Ferdinando e Raffaele Piacente sono stati condannati rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione per la morte di Mamoudou Sare, il 37enne del Burkina Faso ucciso il 21 settembre 2015 nelle campagne tra Troia e Lucera dopo un litigio scaturito per l'asportazione di alcuni meloni avvenuta in un terreno attiguo a quello di proprietà dei due agricoltori. Il 67enne è stato condannato anche per il tentato omicidio di Adam Kadago, il connazionale della vittima difeso dall'avvocato Stefano Campese (INTERVISTA)

LA CONDANNA DI FERNANDO E RAFFAELE PIACENTE

A lui e al figlio 27enne - che avevano optato per il rito abbreviato con l'automatica riduzione di un terzo della pena - sono state riconosciute le attenuanti generiche ma non quella della provocazione. Nel novembre scorso il pubblico ministero Laura Simeone aveva chiesto l'ergastolo per il padre e venti anni per il figlio. Lunedì 10 luglio la sentenza che li condanna a 14 e 10 anni di reclusione, oltre che al pagamento delle spese processuali. Ora bisognerà aspettare novanta giorni per la lettura delle motivazioni.

IL LITIGIO PER DEI MELONI 

Era la sera del 21 settembre 2015 e Mamoudou Sare, Kadago Adam e Souleymane Sambare - tutti incensurati - avevano appena caricato dei meloni nell'abitacolo della loro Fiat Uno bianca. Di lì a poco sarebbe scoppiato un feroce diverbio con Raffale Piacente, che si era avvicinato ai tre accusandoli di furto. Nella colluttazione, ad avere la peggio, era stato proprio il 27enne, colpito da un pugno sferrato da Mamoudou Sare. 

L'INSEGUIMENTO E POI L'OMICIDIO

I tre si allontanano, ma padre e figlio si armano, salgono su una Peugeot Ranch e decidono di inseguirli. Dopo circa quattro chilometri la Fiat Uno finisce fuori strada e mentre Mamoudou Sare prova ad uscire, Ferdinando Piacente gli spara ferendolo al braccio sinistro. Il 37enne tenta la fuga tra i campi per sfuggire alla pioggia di proiettili esplosi al suo indirizzo, ma viene nuovamente colpito e muore.

L'agricoltore sale sul mezzo, riaccompaga il figlio e torna sul luogo del delitto. Qui spara a Kadago Adam, che si salva fingendosi morto. Nel frattempo Souleymane Sambare ha già raggiunto un casolare, dal quale ha chiesto l'intervento dei carabinieri di Lucera.

L'ARRESTO E IL SEQUESTRO DELLE ARMI

L’immediata attività investigativa, supportata da testimonianze raccolte nell'immediatezza dei fatti, consentiva ai militari dell'Arma di ricostruire la dinamica dell'accaduto, procedendo, oltre agli arresti, anche al sequestro del fucile e di altre armi detenute e denunciate da Piacente Ferdinando.

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