rotate-mobile
Cronaca Manfredonia

Omicidio Paglione: condannato a 24 anni di carcere il reo confesso Biagio Cipparano, per la Corte fu un delitto premeditato

E’ quanto deciso quest’oggi dalla Corte d’Assise di Foggia (presidente Antonio Civita). Riconosciuta all’imputato l’aggravante della premeditazione; concesse invece le attenuanti generiche. Il legale, Michele Sodrio: "Non vi fu premeditazione, faremo appello"

Condanna a 24 anni di carcere (più tre di libertà vigilata) per Biagio Cipparano, il 53enne di Manfredonia accusato dell'omicidio del consulente del lavoro sipontino Vincenzo Paglione, fatto di sangue avvenuto la mattina del 5 febbraio 2020.

E’ quanto deciso quest’oggi dalla Corte d’Assise di Foggia (presidente Antonio Civita), che ha condannato il reo-confesso Cipparano per l’omicidio del rivale in amore (Paglione aveva una relazione con l'ex moglie dell'imputato, dal quale si stava separando). La lettura del dispositivo è giunta dopo circa due ore di Camera di Consiglio: la Corte ha riconosciuto all’imputato l’aggravante della premeditazione e ha concesso allo stesso le attenuanti generiche (evitandogli fatto la condanna all’ergastolo).

L’ipotesi della premeditazione, fortemente sostenuta dalla Procura a fronte del 'delitto d'impeto', ha preso corpo nel corso delle ultime udienze, attraverso le parole dei testi in aula. Soprattutto quelle dell’ex moglie dell’imputato che, con la voce più volte rotta dall'emozione, ha dichiarato che da almeno una settimana/dieci giorni l'imputato minacciava di morte sia lei che Paglione, perchè travolto dalla gelosia dopo avere saputo della loro relazione.

Le minacce di morte sono state sostanzialmente confermate da altre due testimoni sentite in aula, sempre dell'ambito familiare della vittima. E' stata, inoltre, disposta anche una provvisionale immediatamente esecutiva alle parti civili per complessivi 200.000 euro (150.000 alla ex moglie e alla figlia minorenne, il resto al figlio maggiorenne). Tuttavia, Cipparano è nullatenente e per questo non potrà mai pagare quanto stabilito dalla Corte.

“Non posso dire di essere del tutto soddisfatto, ma credo sia comunque un risultato positivo l'avere evitato l'ergastolo, perché con la premeditazione il mio cliente rischiava quella pena, infatti non abbiamo nemmeno potuto chiedere l'abbreviato”, spiega il difensore di Cipparano, l’avvocato Michele Sodrio. “Resto convinto che non vi sia stata alcuna premeditazione e che la pena sia eccessiva, per questo faremo di sicuro appello”. Tra 90 giorni saranno rese note le motivazioni della sentenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Paglione: condannato a 24 anni di carcere il reo confesso Biagio Cipparano, per la Corte fu un delitto premeditato

FoggiaToday è in caricamento