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Cronaca

Condannato avvocato del Foro di Foggia: con 'collage' e 'pizzini' falsificava gli atti processuali e incassava l'onorario

Dovrà scontare pena di tre anni e quattro mesi di reclusione l’avvocato Ernesto Michelangelo Torres. Prevista anche l'interdizione dai pubblici uffici e dall'esercizio della professione di avvocato per cinque anni

Falso nell'attività professionale forense, condannato alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione l’avvocato Ernesto Michelangelo Torres. L’uomo, è emerso, “abusava della sua professione di avvocato per commettere delitti”.

A seguito di una complessa attività investigativa condotta dai militari della sezione della polizia giudiziaria, aliquota carabinieri, sotto la direzione della procura di Foggia, è stata applicata, già alcuni mesi fa, la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del legale iscritto al consiglio dell'ordine degli avvocati presso il Tribunale di Foggia. I reati contestati dalla procura sono quelli di falso.

La particolare attività di indagine ha permesso di ricostruire le diverse condotte criminose commesse dall'avvocato e, a seguito di perquisizione presso il suo studio professionale, di recuperare numerosi atti contraffatti, creati ad arte per mezzo della sovrapposizione di ‘pizzini’ ad atti veri da cui emergeva una sistematica attività di immutatio veri da parte del Torres. L'uomo, evidentemente carpendo la fiducia dei propri clienti, rassicurava i suddetti circa il compimento di determinati atti di natura privatistica ovvero processuale per poi disattendere gli impegni presi, compiendo reiteratamente falsi per percepire indebitamente il proprio compenso o altre somme di cui veniva in possesso per ragione del proprio ufficio.

"Egli formava ex novo - totalmente o parzialmente - documenti pur non essendo il soggetto cui i suddetti risultavano apparentemente provenire, trattandosi di documenti redatti da autorità giudiziarie, da funzionari giudiziari, da ufficiali di polizia giudiziaria, o da privati e faceva apparire come venuti ad esistenza atti che, in realtà, non erano mai stati formati", si legge nella nota della procura. 

Le indagini, consistite anche nella ricognizione e verifica di ogni singolo atto rinvenuto nel corso della perquisizione, hanno messo in luce una preoccupante attività di falsificazione, eseguita per lo più creando in fotocopia dei 'collage' di 'pezzi' di atti veritieri - in possesso in ragione della sua attività professionale - fissati con punti di spillatrice, nastro adesivo trasparente oin parte cancellati mediante l'apposizione di correttore di colore bianco al fine di rimuovere il testo sottostante e 'pezzi' da lui materialmente redatti aggiungendoli o sovrapponendoli ai primi.

Concluse le indagini, disposto il giudizio immediato nei confronti del Torres, l'imputato ha avanzato richiesta di giudizio abbreviato, all'esito del quale, lo scorso 1° ottobre il giudice dell'udienza preliminare, accogliendo le richieste della procura, ha emesso nei confronti di Torres sentenza di condanna alla pena di tre anni e quattro mesi di reclusione nonché l'interdizione dai pubblici uffici e dall'esercizio della professione di avvocato per cinque anni.

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