Salvini autorizza, il Prefetto dispone: ecco le commissioni antimafia nei comuni di Cerignola e Manfredonia
Da oggi e per i prossimi tre mesi dovranno acquisire e controllare tutti gli atti disposti e approvati dalle amministrazioni, per verificare la sussistenza di eventuali forme di condizionamento mafioso all’interno dei Comuni
Da oggi e per i prossimi tre mesi (termine rinnovabile per ulteriori 90 giorni) dovranno acquisire e controllare tutti gli atti disposti e approvati dalle amministrazioni dei comuni di Manfredonia e Cerignola.
Sono le due commissioni antimafia insediate questa mattina nei comuni delle due cittadine del Foggiano, piombando tra le mura dei palazzi come un fulmine a ciel sereno. L’obiettivo: verificare la sussistenza di eventuali forme di condizionamento mafioso all’interno delle macchine amministrative. Massima collaborazione fornita ai membri delle Commissioni da parte dei sindaci delle due cittadine, sicuri del proprio operato.
La commissione a Cerignola
La commissione di indagine insediata a Cerignola è composta dal viceprefetto Angelo Caccavone, dal comandante del Reparto Operativo del Comando provinciale carabinieri di Foggia, ten. col. Pierpaolo Mason e dal Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Foggia, magg. Francesco Salanitro.
Le dichiarazioni audio di Metta
La commissione a Manfredonia
A Manfredonia, invece, è composta dal viceprefetto Francesco Paolo D’Alessio, dal commissario capo di polizia Michelina Di Carlo e dal comandante della 3^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando provinciale carabinieri di Foggia, ten. Francesco Colucci. Si tratta del primo atto del medesimo iter che, in provincia di Foggia, ha portato allo scioglimento per mafia dei Comuni di Monte Sant’Angelo nel 2015 e di Mattinata nel 2018.