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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento Amica: Foggia commissariata, servizio rifiuti alla Regione

"No" dei comitato dei creditori alla stipula di un nuovo contratto di servizio con le fallite Amica e Dauniambiente. Mongelli incassa il colpo e corre ai ripari. Raphael Rossi sta preparando il piano B

Sarà la Regione Puglia ad occuparsi dal prossimo 20 luglio della gestione del servizio rifiuti a Foggia.

All’indomani del verdetto d’appello che ha confermato il fallimento di Amica e Dauniambiente, il capoluogo viene di fatto commissariato.

E’ questa l’ultim’ora scaturita dal vertice urgente tenutosi in tarda mattina in Prefettura alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro e del dirigente Antonio Antonicelli, responsabile del servizio regionale Ecologia, inviati nel capoluogo dallo stesso presidente Nichi Vendola.

A lui, al governatore, si è rivolto Mongelli nelle ultime ore. Strada obbligata per il primo cittadino, stretto ormai all’angolo dall’impossibilità, da un lato, di reiterare ordinanze contingibili ed urgenti dal prossimo 20 luglio e, dall’altro, dal “no” dei comitato dei creditori alla stipula di un nuovo contratto di servizio con le fallite Amica e Dauniambiente, ritenuto improponibile in termini tecnico-giuridici (nessuna garanzia di riammissione della fallita società all’albo dei gestori ambientali) ed economici (insufficiente il corrispettivo del Comune di Foggia).

Fin troppo chiara la nota inviata ieri dalla curatela anche a prefetto, procuratore, tribunale fallimentare, allo stesso Vendola oltre che a sindacati e lavoratori: in assenza di un’ordinanza di un’autorità superiore (leggi la Regione Puglia), Amica e Dauniambiente dal prossimo 20 luglio avrebbero cessato di operare a tutti gli effetti.

La curatela si sarebbe vista costretta a chiedere la risoluzione anticipata dell’esercizio provvisorio, con tutto ciò che ne sarebbe conseguito in termini ambientali (nuova, nera, emergenza) ed occupazionali (a casa 370 maestranze).

Da qui la necessità per il sindaco Mongelli di incassare il colpo e correre ai ripari. Terminato il vertice prefettizio, il primo cittadino è volato di corsa a Bari annullando l’incontro di questo pomeriggio con i sindacati.

Revocata dai giudici anche la convocazione di domani presso il tribunale fallimentare delle parti, superata di fatto dalle garanzie giunte rispetto all’intervento-tampone della Regione Puglia.  

Nel frattempo però il collegio dei giudici avrebbe partorito un’altra decisione, ancora non notificata a Comune ed Amica: stante l’insufficienza, secondo la curatela, dell’entità del corrispettivo che palazzo di città si è impegnato a versare ad Amica per la restante parte dell’anno (circa 2milioni e 400 mila euro) e data soprattutto la necessità, ormai improrogabile di accelerare sul futuro gestore, la chiusura dell’esercizio provvisorio di Amica e Dauniambiente, inizialmente fissata dai giudici al 31 dicembre, potrebbe essere anticipata al 30 settembre.

Una vera e propria doccia fredda per Palazzo di Città che impone ora di correre e di fare delle scelte chiare. Raphael Rossi è a Foggia e starebbe lavorando in tutta solitudine al famoso piano B, chiamato alla prima vera prova del fuoco per dare dimostrazione di capacità rispetto a ciò per cui è stato arruolato in Corso Garibaldi.

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