Il clan "Mussolino" incastrato e tradito dalle intercettazioni telefoniche
Sono otto gli arresti compiuti dai Carabinieri nell'ambito dell'operazione "Donia". Uno di loro è ricercato. Spigole e orate per definire la droga
Dopo il blitz dei Carabinieri effettuato sabato scorso nell'ambito dell'operazione "Donia" che ha portato all'arresto otto persone (una è ricercata), spuntano nuove indiscrezioni circa la natura e l'oggetto delle conversazioni intercettatte che hanno permesso di rendere concrete le ordinanze firmate dal GIP di Bari
Il clan di spacciatori dei Mussolino, riforniva anche liberi professionisti e studenti. I carabinieri venivano chiamati "power rangers", Spigole e orate rappresentavano la droga, dall'allevamento o di mare la qualità. I componenti del clan preferivano non parlare al telefono perchè temevano e forse sapevano di essere intercettati. Spesso però non riuscivano a trattenere le parole.
Nell'operazione è stato arrestato anche uno dei componenti della famiglia Romito, Mario di 43 anni, per aver violato la sorveglianza speciale. Ad incastrarlo sono state l'analisi delle intercettazioni e quelle delle celle telefoniche. Pare che Romito fosse solito spostarsi spesso dal centro sipontino per raggiungere la vicina Monte Sant'Angelo.