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Cronaca Zona Industriale

Chiusura Oda Teatro, il Gadd: “Onorate il vostro debito verso la comunità”

E’ un ex capannone industriale abbandonato e recuperato nel maggio del 2003, dall'allora amministrazione provinciale di Foggia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Una iattura si abbatte funesta sulla città di Foggia. Gli spazi culturali sembrano condannati al triste destino che li vuole vuoti e chiusi. Dopo il teatro Giordano ed il Teatro Mediterraneo, è la volta dell'ODA Teatro; situato nella II Traversa di  Corso del Mezzogiorno a Foggia. L'inagibilità della struttura, conclamata da un verbale dei vigili del fuoco, sembra dovuta all'assenza dei  documenti attestanti la staticità del teatro. Una carenza imperdonabile, che mette a rischio l'incolumità pubblica, ed alla quale (giustamente) occorre porre un rimedio.

LA CHIUSURA DELL'ODA TEATRO

E’ singolare tuttavia osservare, che solo dopo oltre un decennio di rappresentazioni, spettacoli ed eventi, i nostri solerti "controllori" si siano accorti della mancanza di dati cosi significativi per l'esistenza stessa  del teatro, ed ancor più sconcertante che la notifica della inagibilità sia eseguita dai vigili un istante prima (se non durante) l'inizio di uno spettacolo. Un atteggiamento che la dice lunga sulla qualità degli interventi "tecnici", di chi è chiamato a progettare la città ed i servizi di cui ogni cittadino dovrebbe beneficiare e di quanto questi siano approssimativi. Sarà per questo che a Foggia non abbiamo un assessore alla Cultura? Mah ...

Vogliamo ricordare altresì che l'ODA Teatro è un ex capannone industriale abbandonato e recuperato nel maggio del 2003, dall'allora amministrazione provinciale di Foggia. Destinato a contenitore culturale per soddisfare il bisogno sociale di una zona di periferia soffocata da un  imperante degrado architettonico. Certamente, già all'epoca era consigliabile, quanto obbligatorio, eseguire calcoli di staticità prima di dar  corso alla progettazione ed al recupero funzionale della struttura ! Si ravvisano responsabilità civili e penali per le quali auspichiamo e sollecitiamo il puntuale intervento della magistratura. Lo spettro del Teatro Mediterraneo, racconta di una "messa a norma" di poche decine di migliaia di euro, che per le lungaggini burocratiche e soprattutto per la mancata custodia, si è tradotto in un danno di oltre un milione di euro.

Ai nostri amministratori, a cui ogni giorno affidiamo il benessere della comunità, chiediamo come GADD un impegno speciale affinché l'ODA Teatro non segua la scia del Mediterraneo, e sia messo in condizione di adempiere agli scopi per cui fu concepito. Ai nostri amministratori, chiediamo come GADD di computare immediatamente i costi per l'adeguamento normativo del Teatro,  e di darne pubblica notizia e rassicurazione alla cittadinanza. L'ODA teatro è una conquista della collettività che non può e non deve esserci sottratta. Le carenze "tecniche" che minacciano la conquista di questo contenitore culturale, pongono i progettisti e tutto l'apparato amministrativo in condizione debitoria verso la cittadinanza intera. Oggi, vi chiediamo di onorare il vostro debito!

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