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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Sant'Agata di Puglia

Centrale a biomasse a Sant’Agata di Puglia, al via il referendum

L'iniziativa "Io non delego…decido" che ha come scopo la sottoscrizione e la presentazione del referendum comunale consultivo sulla Centrale a Biomasse nel Comune di Sant'Agata di Puglia

Con la presentazione ufficiale avvenuta l'eltro ieri presso l’aula consiliare del Comune di Sant’Agata di Puglia prende il via la campagna referendaria sulla centrale a biomasse a Sant’Agata di Puglia.

L’iniziativa, promossa dal gruppo consiliare Progetto Sant’Agata e dal Circolo Cittadino dell’Italia dei Valori, è stata presentata dal Capogruppo in Consiglio Comunale di Progetto Sant’Agata Giuseppe Gerardo Marchese e dal segretario cittadino dell’Italia dei Valori Raffaele Giuoco.

Nel corso del suo intervento segretario cittadino dell’Italia dei Valori ha ribadito che “L’avvio di questa campagna referendaria è un atto dovuto verso la cittadinanza santagatese. Più volte abbiamo sostenuto che una scelta del genere non può essere frutto di una decisione assunta esclusivamente in consiglio comunale da 13 persone. Riteniamo che sia necessaria la più ampia condivisione e partecipazione. Riteniamo quindi che il referendum consultivo possa essere la via maestra affinché la cittadinanza sia innanzitutto informata di quali saranno le ricadute sul nostro territorio in termini ambientali, sociali ed economici e possa così decidere, in scienza e coscienza, se una centrale di tali dimensioni sia veramente un progetto valido e positivo per la nostra comunità oppure il contrario. Come Italia dei Valori ci impegneremo fino in fondo affinché la sottoscrizione del referendum abbia un esito positivo e sin da ora siamo a disposizione di tutte quelle forze sociali che come noi reputano che parole come partecipazione e condivisione non siano termini astratti ma la giusta declinazione nell’amministrazione del territorio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del capogruppo in consiglio comunale di Progetto Sant’Agata, Gerardo Marchese, che ha nel suo intervento ha evidenziato come “Il nostro gruppo consiliare ha espresso già in passato forti perplessità in merito alle modalità con cui si è discusso di questo progetto. Già nel 2010, allorquando si votò sulla proposta di convenzione, pur non ponendo alcun pregiudiziale “per partito preso” chiedemmo in consiglio comunale che si potesse rinviare la discussione in quanto secondo il nostro parere non c’era stato il tempo materiale (il punto fu inserito 24 ore prima del consiglio come ordine del giorno aggiuntivo) per poter analizzare quella che era la documentazione in nostro possesso. Anche dopo l’approvazione della proposta di convenzione abbiamo continuato ad incalzare la maggioranza affinché desse seguito alla nostra proposta di istituire una commissione tecnico – scientifica che potesse valutare il progetto. E su questo punto la maggioranza ha dato il meglio di sé. Con un abile gioco di prestigio degno del miglior Houdini dapprima ha approvato il regolamento istitutivo della commissione e in  seguito non ha mai provveduto alla sua formale istituzione abiurando un atto da loro stessi approvato e su cui noi c’eravamo astenuti in quanto non fu prevista l’assegnazione della presidenza alle forze di opposizione la qual cosa, a nostro avviso, rendeva quella che doveva essere una commissione di garanzia un contenitore vuoto. L’ultimo atto consiliare in ordine di tempo che avevamo proposto è che fosse il consiglio stesso a indire sull’argomento un referendum consultivo e pertanto la presentazione della campagna referendaria che stiamo facendo oggi è il naturale proseguimento di quella richiesta. Auspichiamo che questa battaglia di democrazia e partecipazione possa vedere la convergenza dei tanti che come noi auspicano che questo progetto non venga realizzato a tal fine annunciamo sin da ora che siamo disponibili a convogliare le nostre energie in un comitato referendario che possa essere una casa comune per tutti affinché non prevalgano sterili protagonismi o piccoli interessi ma possa prevalere Sant’Agata e i santagatesi”.
 

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