Non è un estorsore: assolto perché "il fatto non costituisce reato". L'avv. Ferraù: "Emersa la sua figura di intermediario"
Si è pronunciato così il Giudice del Tribunale di Foggia, all'esito del procedimento a carico dell'indagato Salvatore Cuturi, difeso dall'avvocatessa Vincenza Maria Ferraù, accusato dei reati di estorsione e ricettazione
"Assolto perchè il fatto non costitusce reato". Si è pronunciato così, questa mattina, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, dott. Zeno, all'esito del procedimento a carico dell'indagato Salvatore Cuturi, difeso dall'avvocatessa Vincenza Maria Ferraù, accusato dei reati di estorsione e ricettazione (il cosiddetto 'cavallo di ritorno') insieme a Michele Limosani (condannato).
"Sono molto soddisfatta dell'esito del processo - spiega l'avv. Ferrarù - non vi erano elementi a carico del mio assistito e sono contenta che sia stata fatta giustizia e che sia emersa la verità. L'accusa - sintetizza il legale - si basava sulle sole dichiarazioni della persona offesa che, sentita per 5 volte a sommarie informazioni, ha sempre fornito versioni differenti. Il mio assistito, in buona sostanza, era stato coinvolto nella vicenda dalla stessa parte offesa, che si era rivolta a lui chiedendo di fare da intermediario con qualcuno che potesse aiutarla a recuperare il mezzo rubato. E' dunque emersa la sua figura di intermediario, ma non quella di estorsore".