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Cronaca

Vandali imbrattano la Cattedrale, Gadd: “Segni di tanti fallimenti”

Il 17 incontro davanti al monumento Umberto Giordano: "Fallimento è dei cittadini, di chi ha amministrato ed amministra"

Siamo alle solite. Ancora una volta un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Mentre il gruppo Amici della domenica e tante altre belle realtà associative della nostra città si impegnano per dimostrare che un’altra Foggia è possibile, promuovendo senso civico, rispetto per il bene comune e per la coltivazione del senso del bello, i soliti imbecilli, imperterriti, continuano le proprie scorribande e vandalizzano la città.

Un’esigua minoranza tiene in scacco la stragrande maggioranza della città e contribuisce a far scendere il livello di vivibilità di un’intera comunità. In città non c’è più un muro lasciato pulito dalle insulse dichiarazioni d’amore di cuori di fanciulli/e infranti o di pseudo artisti della domenica che lasciano firme inguardabili come segno del proprio insulso passaggio. Di nuovo hanno imbrattato le mura della cattedrale, di nuovo è stato vandalizzato il monumento ad Umberto Giordano.

Tutti questi per noi del Gadd sono i segni dei tanti fallimenti che hanno costellato la storia della nostra martoriata città. Il fallimento è delle agenzie formative, tutte, che non sono riuscite in questi anni ad educare al senso civico molte delle generazioni che si sono susseguite nella nostra comunità. Il fallimento è di chi ha amministrato ed amministra, che non riesce a controllare il territorio ed a perseguire come dovrebbe questi vandali.

Il fallimento è di tutti noi cittadini che in questi anni abbiamo girato la testa da un’altra parte. Noi del Gadd siamo convinti che c’è un’altra Foggia, la foresta che cresce in silenzio, quella di chi non ci sta a vivere nel degrado e deve alzare la voce e dimostrare con la partecipazione attiva la propria presenza.

Noi del Gadd domenica 17 febbraio 2013 ci incontriamo alle 11.00 davanti al monumento ad Umberto Giordano dove ci sarà una performance di scrittura estemporanea, con l’invito a partecipare a tutti gli alberi di questa foresta fatta di gente per bene che non si è arresa e non vuole più girare la testa da un’altra parte.

Ci incontriamo come tutte le domeniche da oramai oltre due anni nei luoghi del degrado, per dire Basta ed invitare tutti alla propria assunzione di responsabilità! Noi ci siamo, perché convinti che S POT FA’ e ci mettiamo il nostro tempo e le nostre facce, per come possiamo e sappiamo fare, a tutti gli altri il compito poi di fare il proprio dovere.

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