"Caso Puzza", i primi risultati ARPA non bastano: il M5S chiede chiarezza
Per gli attivisti del gruppo "pentastellato" è necessario l'intervento di Prefettura, Asl e Magistratura per scandagliare cause, effetti e responsabilità dei miasmi che affliggono le notti foggiane e non solo
A pochi giorni dalla diffusione dei primi risultati raccolti dai tecnici dell’ARPA in merito al “Caso Puzza” arrivano le prime considerazione in merito da parte degli attivisti del Movimento 5 Stelle che da tempo stanno attenzionando la questione.”Veniamo a conoscenza con preoccupazione dei dati dell'ARPA Puglia, divulgati da alcune testate giornalistiche foggiane, e apprendiamo che la ditta Bio Ecoagrim presenta "elementi di criticità che permettono di identificare il sito come una sorgente di emissioni odorigene”.
“Se pur contenti di questi primi dati divulgati dall'ARPA che, sottolineiamo, è stato ad oggi l'unico ente a produrre e comunicare qualcosa circa il fenomeno che da anni ammorba tre comunità del Tavoliere (Lucera, Foggia e Troia), al contempo però riteniamo assurdo che ancora oggi le istituzioni, a partire dalla ASL, non siano state in grado di determinare un rapporto chiaro di causa-effetto. Insomma, dai dati appare che la ditta in questione è una possibile sorgente, ma l'ARPA non afferma che è essa la causa degli odori nauseabondi che investono le tre comunità. Desta preoccupazione il fatto che la composizione di tali miasmi resti incerta e che la ASL non abbia ancora avviato una precisa analisi per capire se tali sostanze volatili presentino criticità per la salute. Ad esempio, nelle conclusioni della relazione dell'ARPA, si parla in maniera generica di una classe di agenti chimici come le Aldeidi che potrebbero avere effetti anche cancerogeni”.