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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Dove sono finite le 30 case popolari del Consorzio Unitario Coop. Casa?”

Giorgio Cislaghi si dice pronto a segnalare alla Corte dei Conti "l'intollerabile e insostenibile situazione dell'emergenza abitativa"

Dove sono finite le 30 case popolari che il Consorzio Unitario Coop. Casa avrebbe dovuto consegnare al Comune di Foggia nell’agosto 2012 insieme al certificato di agibilità? Giorgio Cislaghi prova a far chiarezza sulla vicenda e punta il dito contro l’amministrazione comunale, colpevole, a suo dire, di “non aver provveduto ad assegnare un nuovo terreno su cui poterle costruire perché, come da delibera di giunta n. 74 del 27 luglio 2011, il terreno originariamente destinato alla costruzione, l’amministrazione ha deciso di destinarlo a verde pubblico”.

Impegno che secondo l’esponente del Prc sarebbe venuto meno con lo scioglimento della giunta: “Sciolta la giunta, cambiato l’assessore, impegno “dimenticato”. “Ora il comune – continua - che è in possesso dell’impegno unilaterale d’obbligo del Consorzio Unitario Coop. Casa e di una fideiussione a garanzia della consegna delle case non ha ancora consegnato il terreno al costruttore e delle 30 case neanche l’ombra. Segnaliamo che, in barba alla trasparenza, non c’è traccia di questi documenti sul sito del comune anche se sono citati come parte integrante della delibera di Giunta”.

Giorgio Cislaghi Prc: “Ci interessa, in modo particolare, sapere a che punto è la pratica per il rilascio dell’abitabilità delle case del Consorzio Unitario Coop. Casa di Mandara angolo via D’Addetta, se anche per queste costruzioni sia prevista una dazione di case al Comune, perché ci sembra che, dalle luci accese la sera, alcuni di questi appartamenti siano occupati, anche se, apparentemente, ci troviamo ancora in presenza di un cantiere edile.

Sembra quasi che ci sia “una maledizione” che colpisce la collettività quando si tratta di entrare in possesso di opere di pubblica utilità. Una “maledizione” che si manifesta inesorabilmente quando si tratta di avere case da destinare all’emergenza abitativa. Sembra che la “maledizione” si accanisca contro chi continua a vivere nelle baracche del comune perché le poche case popolari che si liberano sono spesso oggetto di occupazioni abusive. 150 sono le case di proprietà dello IACP si trovano in questa situazione di illegalità ma non è dato sapere quante sono le case di proprietà del comune abusivamente occupate.

Questa è una situazione ormai intollerabile e che l’amministrazione comunale deve affrontare senza più indugi. Per questo invitiamo il sindaco a estendere l’impegno a chiedere conto delle inefficienze dell’amministrazione ai suoi dirigenti perché, se il danno sociale è sotto gli occhi di tutti, c’è anche un danno erariale arrecato alla comunità dal mancato incasso degli affitti e, nel caso dei 30 appartamenti dovuti dal Consorzio Unitario Coop. Casa, anche una minore patrimonializzazione dell’ente.

Chiediamo ai Revisori dei Conti perché il mancato incasso degli affitti sia sempre sfuggito ai loro controlli, perché non è stata segnalata la mancata acquisizione dei 30 appartamenti, perché di tutto questo non è stata messa al corrente la “Corte di Conti”.

Lo chiediamo, e speriamo di avere risposta in tempi brevi, perché la situazione, ormai insostenibile, per gli assegnatari delle baracche del Campo degli Ulivi non permette ulteriori dilazioni, perché gli aumenti del passaggio dalla TARSU alla TARES, l’aumento dell’IMU al 6 per mille, con l’adesione al fondo “salva città”, devono poter essere attenuati con il recupero dell’efficienza amministrativa e la lotta all’evasione del pagamento di canoni e tariffe comunali. Lo chiediamo prima di inviare noi la segnalazione alla Corte dei Conti, prima di prendere atto che non è più possibile alcun dialogo con questa amministrazione e con questa maggioranza di cui abbiamo fatto parte”.

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