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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza a rischio nel Foggiano, ci sono 120 agenti in meno: "Così sarà un disastro assoluto"

In risposta all'on. Carla Giuliano, Ammirati e Vigilante del Sap riconoscono il lavoro del sottosegretario Molteni - primo firmatario della legge sull'introduzione del taser - e quello svolto in passato da Minniti e Scalfarotto. "Non buttiamola in politica, la sicurezza non ha colore"

"Non la buttiamo in politica, in questo momento non serve". Così Silvano Ammirati e Giuseppe Vigilante, rispettivamente segretari regionale e provinciale del Sap, contestano le dichiarazioni dell'on. Carla Giuliano, parlamentare uscente e candidata nel collegio plurinominale Foggia-Cerignola-Andria (in seconda fila dietro l'ex Premier Giuseppe Conte), che nella giornata di ieri, rispetto alla carenza di organico denunciata dal Sindacato Autonomo di Polizia, aveva tirato in ballo il sottosegretario di Stato all'Interno, il leghista Nicola Molteni. "La sicurezza non è né di destra, nè di sinistra. E' un bene costituzionale, di tutti. Noi diamo e daremo merito a chi ha lavorato bene a prescindere dalla collocazione politica" sottolineano Ammirati e Vigilante.

Tant'è che a Foggiatoday gli esponenti del Sap non mancano di evidenziare il lavoro svolto dall'ex ministro del Pd, Marco Minniti, che ha portato all'istituzione del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo inaugurato il 15 maggio 2018: "Ha fatto più di quanto aveva promesso".

Ammirati e Vigilante evidenziano anche la spinta di Molteni, primo firmatario della legge che ha consentito l'introduzione del taser. Ancor più, aggiungono, "abbiamo sentito la vicinanza di Scalfarotto nel periodo in cui è stato sottosegretario". 

Sulla richiesta al Ministero dell'on. Carla Giuliano (qui la replica), di elevare i commissariati di Cerignola e San Severo a strutture di primo livello entro la fine della legislatura, il Sap - pur auspicando che il procedimento si concretizzi - ridimensiona la bontà dell'iniziativa della deputata cinquestelle: "Non è automatico l'arrivo di altri agenti. Manfredonia da sempre sede di primo dirigente, eppure su una pianta organica di 68 uomini, ne ha soltanto 38. Servono, quindi, prima gli uomini".

Per Ammirati e Vigilante "sarà una catastrofe, se non si fa una operazione nazionale come ha fatto il ministero della Giustizia per arruolare i cancellieri. Prima o poi non potranno uscire le macchine a fare i turni. Ci sono agenti che non rientrano a casa per mancanza di personale". 

A Foggia servono uomini sul campo di battaglia. In tutta la Capitanata - terr della 'Quarta Mafia' e "nemico numero uno dello Stato" - ci sono 120 poliziotti in meno. "Sarà un disastro assoluto se non si porrà immediatamente rimedio a questa emorragia di personale" chiosano Silvano Ammirati e Giuseppe Vigilante.

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