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Cronaca

Presi i caporali che procacciavano la manodopera agli imprenditori agricoli foggiani

Si tratta di cinque romeni e un cittadino del Mali, quest'ultimo operava presso il Cara di Borgo Mezzanone. Sequestrati quattro furgoni. Al termine della giornata i caporali trattenevano dai 2 ai 5 euro a lavoratore

Denunce e sequestri nell’azione di contrasto al Caporalato da parte della task force provinciale composta dal comando provinciale dei carabinieri, dal NIL, dal personale della Direzione Territoriale del Lavoro e dal comando provinciale del Corpo Forestale, costituita nell’ambito del protocollo di cooperazione sottoscritto il 12 luglio scorso tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Difesa e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per combattere il fenomeno dell’intermediazione illecita in agricoltura.

Per “esercizio abusivo dell’attività di intermediazione di manodopera” e “attività illegale di mediazione tra domanda e offerta di lavoro ai fini di lucro” sono stati identificati e denunciati all’autorità giudiziaria cinque romeni e un maliano, per aver esercitato abusivamente l’attività di intermediazione di manodopera tra aziende agricole e lavoratori, violando l’art. 18 del Decreto legislativo 267/2003.

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L’attività è stata svolta attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento nelle prime ore del mattino. Indagini che hanno permesso di individuare i furgoni a bordo dei quali salivano i braccianti agricoli. I mezzi venivano poi bloccati prima di raggiungere la destinazione.

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Sono stati identificati 52 braccianti di varie etnie, che hanno ammesso che i conducenti dei furgoni offrivano loro l’opportunità di lavorare nei campi ma di non conoscere l’identità del loro datore di lavoro. Al termine della giornata il “caporale” corrispondeva loro la paga, trattenendo per sé da un minimo di 2 euro a un massimo di 5 per ogni lavoratore. E’ stata inoltre sequestrata documentazione varia cartacea nella disponibilità dei “caporali” comprovante la loro attività illecita e quattro furgoni.

Per quanto riguarda invece l’attività svolta a Borgo Mezzanone, nei pressi del Cara, è stato individuato un cittadino del Mali che trasportava 19 suoi connazionale da avviare nel lavoro dei campi. Nella sua disponibilità veniva rinvenuta e sequestrata la somma di 1126 euro ritenuta provento dell’attività delittuosa.

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