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Cronaca

Firme false e candidati ignari, grafologa di Foggia smaschera con Pinuccio la 'candidopoli' de L'Altra Italia. Campanile: "Grafie non compatibili"

Dalla provincia di Foggia si sono ritrovati aspiranti consiglieri in comuni delle province di Vicenza e Padova. Il caso, sul quale la guardia di finanza ha recentemente fatto luce, è partito dal tg satirico ‘Striscia la Notizia’, che si è avvalso della perizia della grafologa foggiana per dirimere il ‘mistero’

Candidati a loro insaputa, in comuni a loro sconosciuti. Dalla provincia di Foggia - in particolare Torremaggiore e San Paolo di Civitate - si sono trovati nelle liste di aspiranti consiglieri nei comuni di Posina e Vighizzolo d’Este, nelle province di Vicenza e Padova.

Il caso ‘candidopoli’, sul quale la guardia di finanza ha recentemente fatto luce, è partito dal tg satirico ‘Striscia la Notizia’, che si è avvalso della perizia della grafologa foggiana Dalila Campanile per dirimere il ‘mistero’ di quelle firme (e quindi delle relative candidature).

“Sono stata interpellata dallo staff di ‘Striscia La Notizia’ in merito all’inchiesta Candidopoli, condotta dal giornalista Pinuccio, per rilasciare un parere grafologico in merito alle firme apposte sui moduli per formalizzare le candidature politiche di alcuni cittadini residenti nel Foggiano per il partito politico L’Altra Italia, racconta Dalila. “Gli interessati hanno disconosciuto le proprie sottoscrizioni riportate sulle liste con cui risultavano candidati per comuni a centinaia di chilometri di distanza dalla loro residenza. Per eseguire la comparazione tra grafie, gli interessati hanno prestato il proprio consenso fornendomi firme autografe su cui ho eseguito l’analisi con il metodo grafologico morettiano”.

Da qui è partita quindi l’analisi comparativa della firme, in base alla quale la grafologa foggiana ha stabilito che quelle firme erano fasulle. E di conseguenza anche le candidature.

“Mi sono soffermata in primo luogo sul gesto grafico nel suo complesso che per alcune firme era palesemente difforme. I candidati infatti erano uomini e donne con età e scolarizzazione diversa, elementi che influiscono anche sulla grafia. Mi sono ritrovata infatti ad analizzare firme autentiche con un ritmo fluido e vitale rispetto a firme apposte con un ritmo lento e ponderato. Un elemento tipico di una scrittura che indugia anche nelle rifiniture, nella bellezza delle iniziali e che realizza alcune lettere secondi i canoni del modello scolastico: una scrittura che racconta di appartenere alla mano di una persona di una certa età, diversa da quella dei presunti candidati”.

“Sono andata poi alla ricerca dei gesti fuggitivi: si chiamano così in grafologia quegli elementi presenti in una grafia che sfuggono all’attenzione di chi scrive e proprio per questo hanno un elevato valore individualizzante. Un esempio per tutti, i finali di parola: nelle firme contestate il tratto finale della lettera a ritornava spesso prolungato verso l’alto, fedelmente al modello scolastico, mentre nelle firme autentiche il finale della lettera a era slanciato e prolungato verso destra oppure era addirittura assente. Per questi e altri riscontri grafologici effettuati ho valutato le grafie in esame non compatibili tra loro”.

Le consulenze grafologiche sono sempre più richieste in ambito giuridico. I casi più comuni sono gli accertamenti di autenticità su testamenti olografi ma anche firme apposte su scritture private e documentazione bancaria. “Ho scoperto la grafologia durante il mio percorso di studi in legge”, racconta la dottoressa Campanile, che da circa sei anni lavora come libera professionista in qualità di consulente per il Tribunale di Foggia, ma anche per studi legali e per i privati. “Ho deciso di approfondire la materia conseguendo un diploma abilitante dopo tre anni di studio presso una scuola superiore specifica accreditata. Dal 2015 mi sono iscritta nell’elenco dei Consulenti Tecnici d’Ufficio e dei Periti del Tribunale di Foggia, affiancando questa ulteriore specializzazione alla laurea e alla mia professione principale”.

Nell’ambito forense la grafologia diventa determinante per dirimere piccole e grandi controversie che riguardano documenti contestati. “Spesso sono i privati che chiedono una consulenza preliminare in merito all’autenticità di testamenti o scritture private, un passo importante per agire con consapevolezza prima di adire le vie legali. Se invece il grafologo opera in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio allora la sua specifica competenza tecnica diventa un supporto per il giudice stesso”, spiega.

Ma sono tanti e diversi gli ambiti di applicazione: “Oltre a quello peritale in cui avviene la comparazione di grafie per accertare l’autenticità e la paternità di uno scritto, l’analisi della grafia può essere richiesta anche in ambito criminologico oppure nell’interpretazione del disegno infantile. Ancora, l’analisi della grafia con un taglio dedicato allo studio dei temperamenti e delle qualità caratteriali di un individuo viene richiesta per stilare profili di personalità oppure profili di orientamento scolastico e/o professionale. In alcune realtà aziendali ad esempio il grafologo è una figura che supporta l’ufficio della selezione del personale. Recente anche la nuova specializzazione in Rieducazione del Gesto Grafico per la prevenzione della Disgrafia che porta il grafologo nel mondo della scuola. È importante specificare che, per ognuno degli ambiti di applicazione menzionati, è necessaria una specifica specializzazione: lo studio della scrittura in pratica è solo il punto di partenza così come le analisi grafologiche possono essere il punto di partenza per un lavoro in equipe con altri professionisti”, conclude.

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