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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lucera

False autocertificazioni per ottenere i 'buoni spesa' del Covid: tra i furbetti anche stipendiati, stanate famiglie a Lucera

Avviato il recupero delle somme indebitamente percepite. Per loro è prevista una sanzione amministrativa da 5.164 euro a 25.822 euro, comminata dal Prefetto

False autocertificazioni per ottenere buoni spesa, le fiamme gialle beccano 10 femiglia e avviano il recupero delle somme indebitamente percepite.

La guardia di finanza del Comando provinciale di Foggia, nell’ambito di autonoma attività di polizia economico-finanziaria, hanno avviato specifici controlli sulla regolarità delle erogazioni dei cosiddetti ‘buoni spesa’ a beneficio dei nuclei familiari in condizioni di reale e grave disagio economico a causa dell’emergenza epidemiologica da virus Covid-19.

Si tratta di un contributo varato dal Governo quale misura emergenziale per sostenere le famiglie più esposte agli effetti economici determinati dalla pandemia e venire incontro alle esigenze di prima necessità per generi alimentari, farmaci e parafarmaci.  

A tal proposito, i finanzieri della Tenenza di Lucera, dopo mirate interlocuzioni con l’amministrazione comunale di Lucera e aver ricevuto l’elenco dei beneficiari del contributo, hanno eseguito i dovuti riscontri sulla veridicità dei dati autocertificati da alcuni richiedenti.

L’attività ispettiva ha permesso di accertare che 10 nuclei familiari, a fronte di dichiarazioni mendaci in ordine alla situazione reddituale complessiva della famiglia, avevano percepito indebitamente il contributo assistenziale.

In particolare è emerso che alcuni percepivano redditi di lavoro dipendente, altri erano percettori di pensione o di altre entrate o forme di sostegno economico pubblico (reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione, cassa integrazione, ecc.) non dichiarate in sede di autocertificazione, incompatibili con l’erogazione del contributo in argomento.

Agli stessi è stata contestata l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato per cui - in base al valore dei contributi accertato - è prevista una sanzione amministrativa da 5.164 euro a 25.822 euro, comminata dal Prefetto. Le irregolarità riscontrate sono state inoltre segnalate al Comune di Lucera per il recupero delle somme indebitamente percepite.

Le attività di controllo, che proseguiranno su altri comuni della Capitanata con la collaborazione degli enti locali, testimoniano l’impegno della guardia di finanza nell’azione di contrasto ad ogni forma di illecito nel settore della spesa pubblica, a tutela dell’economia nazionale, nell’ottica di prevenire distrazioni di risorse che, soprattutto in questo momento, possono essere impiegate a favore di coloro che, sprovvisti di qualunque entrata economica mensile, versano in uno stato di reale indigenza e necessità.

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