San Severo sotto choc, il "restiamo uniti" del sindaco e l'appello alle vittime del racket: "Denunciate!"
La scorsa notte, tra le 4 e le 5, sono state piazzate due bombe: alla profumeria Afrodite di viale due giugno e alla concessionaria d'auto Opel Romano. Ingenti i danni. Le dichiarazioni del sindaco
La criminalità a San Severo ha alzato il tiro. Con il nuovo anno si è ripresentata in tutta la sua violenza e incurante, come d'altronde era già avvenuto in passato, di tutto e di tutti. Una esplosione poco prima delle 4, un'altra intorno alle 5: due boati fortissimi che hanno provocato danni ingenti alle attività commerciali e tanto spavento tra i cittadini. Alcuni sono scesi finanche in strada preoccupati che fosse successo qualcosa di irreparabile.
Quanto accaduto la scorsa notte - nella città dove fino a qualche mese fa si è sparato e ucciso in strada, tra la gente, e alla presenza dei bambini - è l'ennesima riprova di quanto sia feroce la malavita locale dalle modalità "sudamericane". Nella città balzata ai disonori della cronaca, anche nazionale, per l'aggressione all'inviato di Striscia La Notizia, Vittorio Brumotti, dove ci si ammazza per poche centinaia di euro, si respira una brutta aria.
Il sindaco Francesco Miglio si è visto costretto a chiedere una mano ai cittadini perbene, a non abbassare la guardia e soprattutto a restare uniti, in un momento molto delicato. “Non avremmo mai voluto avere un inizio di anno simile. Le due bombe esplose alle prime luci dell’alba di oggi, ai danni di due onesti imprenditori, ci lasciano sgomenti, mentre, nel contempo, ci impongono di reagire". Perché, prosegue, "quanto accaduto costituisce un duro attacco all’intera città e richiede una mobilitazione di tutti per reagire come si conviene".
"Un maggior pattugliamento della città in orario notturno. Abbiamo più di una ragione per richiedere con forza la elevazione del livello a primo dirigente del commissariato della polizia di stato e la elevazione a sottosezione della polizia stradale. Una rivendicazione propedeutica all'ottenimento di maggiori autovetture e uomini" la richiesta di Miglio.
Per il primo cittadino "la battaglia contro la criminalità riguarda tutti" e, per questo, aggiunge, "è necessario che continui quella mobilitazione delle coscienze che costituisce un’arma fondamentale per non cedere alla logica del ricatto e della resa". Miglio ha espresso massima solidarietà alle vittime degli attentati e chiesto a tutti i sanseveresi di fare quadrato, "tutti uniti, intorno alle istituzioni alle quali rinnovo tutta la mina incondizionata fiducia. Non è il momento delle divisioni, ma della unità di intenti!".
Il sindaco ha concluso con un appello alle vittime di estorsioni: "L’esperienza ci insegna che il racket si sconfigge collaborando con le forze dell’ordine e con la magistratura; il fenomeno estorsivo si batte denunciando, con tutte le cautele del caso, ogni minaccia che si subisce. La lotta alla criminalità continua: San Severo non si tira indietro!”.