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Cronaca San Severo

Bilancio raccapricciante, 7 bombe in undici giorni nel Foggiano: "Ora non c'è più tempo da perdere"

Si attende l'arrivo del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Le dichiarazioni sulle ultime due bombe fatte esplodere a San Severo nella notte di oggi 11 gennaio 2022

Sette bombe in 11 giorni, quattro a San Severo, una a Vieste e due riconducibili allo stesso proprietario nel capoluogo dauno. Immagini raccapriccianti, boati in piena notte, fiamme, attività distrutte, danni ingenti, sogni infranti, paura e sconcerto.

A pochi giorni dalla presentazione in città dell’associazione antiracket costituita dagli imprenditori Lazzaro D'Auria, Alessandro Zito e Vigilante, in Capitanata piovono ordigni e il fenomeno delle estorsioni riemerge in tutta la sua violenza. Nondimeno è concreto il pericolo che le condanne inferte ai clan, boss e sodali, abbiano creato un vuoto di potere e riacceso una guerra interna tra gruppi criminali. Le casse nel frattempo languono, nella morsa della malavita finiscono i commercianti, i più esposti. 

Eppure, evidentemente e per fortuna, da queste parti non ci si piega più come una volta alle richieste estorsive, non si cede al ricatto, non si assecondano minacce e avvertimenti. La costituzione degli imprenditori parti civili nei processi antimafia e l'associazione antiracket che porta i nomi di Luigi e Aurelio Luciani, sono la dimostrazione che il vento, dall'altra parte della barricata, sta cambiando. Non cambia però il livello di spregiudicatezza dei criminali, soprattutto a San Severo, dove l'estate scorsa sono stati assassinati, davanti alla gente e ai bambini, due soggetti. Dove la mala agisce con modalità sudamericane. 

Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha raccolto l'appello-invito del sindaco Francesco Miglio, a precipitarsi di nuovo nel territorio piegato dalla sfrontatezza della quarta mafia. Farà tappa in Capitanata lunedì 17 gennaio: “Sta attivando tutti gli strumenti di intervento necessari” ha fatto sapere il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. "Se c'è ancora qualche prepotente che pensa che il Sud possa essere terreno di scorrerie e intimidazioni, presto sarà disilluso. La situazione di San Severo dopo l'ennesimo attentato contro i commercianti, è al centro dell'attenzione del governo. Al sindaco e ai cittadini voglio rivolgere un personale messaggio di solidarietà ma anche un invito alla fiducia: non consentiremo il ritorno di pratiche minacciose e violente nelle nostre città già duramente provate dalla crisi, il Sud ne è stufo e l'esecutivo è determinato a chiudere per sempre quella pagina", conclude Carfagna.

Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato pugliese di Forza Italia e sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto: “La Puglia non è e non sarà una terra di violenza e di intimidazioni. Ecco perché, dopo i due nuovi gravissimi fatti avvenuti la scorsa notte a San Severo, ho chiesto, con tutta Forza Italia Puglia, l'intervento del ministro Lamorgese sui territori martoriati del Foggiano, teatro di criminali attentati alla libertà democratica. Ringrazio il ministro per la sensibilità e prontezza con cui ha assicurato non solo la sua presenza personale ma anche immediate misure contro una allarmante escalation di violenza Forza Italia è e sarà al suo fianco, come al fianco dei pugliesi, nella lotta ad ogni forma di barbaro attacco ai diritti fondamentali".

“Bene il ministro Lamorgese che sarà a Foggia e a San Severo, dando un segnale tangibile di vicinanza alla comunità e mandando un messaggio chiaro a chi pensa di piegare il tessuto sociale col terrore: lo Stato c’è, è al fianco dei cittadini e farà sentire tutto il suo pugno duro contro la criminalità. Sosterremo, perciò, tutte le iniziative che il ministro intenderà avviare in questa direzione. Abbiamo subito interessato la delegazione di Forza Italia al governo, a partire dal sottosegretario Sisto,  e ringraziamo i nostri dirigenti di Capitanata (il consigliere regionale Giandiego Gatta, la capogruppo a San Severo Rosa Caposiena, ed il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro) per essere sempre in prima linea”. Lo affermano, in una nota, il commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis, e del vice commissario, il senatore Dario Damiani.

"Ancora due bombe a San Severo, che gettano nello sgomento e nella paura un intero territorio. Lo Stato deve agire con ancor più determinazione e con tutte le sue forze. La politica, i cittadini, le persone perbene e di buona volontà, devono far sentire la propria voce per far comprendere a tutti che una minoranza violenta e primitiva non può condizionare il presente e il futuro della maggioranza degli onesti. Dobbiamo riprenderci gli spazi civili e sociali, bisogna sottrarre le strade delle nostre città alla criminalità, portando con noi l’unico bene che conti davvero, quello della legalità. Non servono solo le grida di allarme ma c'è bisogno della fermezza e del coraggio di riprenderci il nostro territorio e di reclamare giustizia contro la guerra dichiarata dalle mafie. Bisogna esserci tutti, per togliere spazi a chi uccide, a chi minaccia, a chi distrugge l’economia degli onesti lavoratori”. I componenti del Movimento 5 Stelle della commissione Antimafia.

Così l’assessore regionale al Welfare, Rosa Barone: “Altre due bombe, dopo i due ordigni di qualche giorno fa, sono state fatte esplodere questa notte davanti ad altrettanti negozi di San Severo. Ai proprietari delle attività commerciali va la mia solidarietà e la promessa che non saranno lasciati soli, Questa mattina ho sentito il sindaco Miglio, assicurandogli il pieno appoggio e sostegno per ogni iniziativa che ritenga utile intraprendere. È necessaria la risposta forte e immediata dello Stato che deve far sentire con ancora più forza la presenza sul territorio, come ha già fatto in questi mesi con la ministra Lamorgese. E serve la reazione dell’intera comunità. Due anni fa a Foggia c’è stata una manifestazione importante organizzata da ‘Libera’ in cui tutta la città è scesa in piazza per dire No alla mafia. Dobbiamo ritrovare quello spirito per cambiare la nostra terra. Per quello che riguarda la Regione chiederò al presidente della commissione di studio e inchiesta sulla criminalità organizzata in Puglia Renato Perrini di tenere una seduta della commissione a San Severo e con tutti i colleghi foggiani siamo in prima linea per la convocazione di una seduta monotematica del Consiglio sui problemi della Capitanata, che sarà il punto di partenza per arrivare a soluzioni concrete. Non è più tempo delle parole: serve agire in maniera trasversale e senza divisioni di appartenenza politica per il bene di questa terra”.

“La criminalità organizzata ha sfidato lo Stato a Foggia e lo Stato deve rispondere mettendo in campo tutti gli strumenti necessari a riportare la legalità sul territorio. Gli ultimi due attentati contro le attività commerciali della notte scorsa a San Severo, che seguono altri sei ordigni fatti esplodere in provincia di Foggia, dimostrano questa gravissima recrudescenza. In totale sono otto gli attentati compiuti dall’inizio dell’anno, quasi uno al giorno. Siamo convinti che serva una risposta incisiva delle Istituzioni per riportare la legalità in questa terra per troppo tempo dimenticata a partire dall’istituzione di una sezione della Direzione Distrettuale Antimafia, sarebbe questo un segnale forte della presenza dello Stato a Foggia” dichiara Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.

“Altre due bombe sono state fatte esplodere a San Severo. Una di fronte ad un negozio di parrucchiere, l’altra di fronte a un negozio per feste, in città. Salgono a quattro gli attentati dinamitardi avvenuti nella mia città, San Severo, in soli otto giorni, sette attentati dinamitardi nel territorio foggiano in pochi giorni. Un incubo che pare non avere fine. Di fronte a una criminalità che ha rialzato la testa, continuo a sollecitare perché si intervenga con misure straordinarie e tempestive”. E’ quanto affermato, in un post su Facebook, da Carla Giuliano, deputata pugliese del Movimento 5 Stelle “Ho nuovamente sentito il ministero dell’Interno ed il ministero della Giustizia: è un’emergenza di carattere nazionale e come tale va affrontata. Non c’è più tempo per le parole. Ora servono risposte e fatti concreti da parte del Governo, con interventi massicci e strutturali in termini di presidi di giustizia, strutture, risorse e strumenti specifici di contrasto alla criminalità organizzata foggiana (la cosiddetta “Quarta mafia”). Questo territorio non può più aspettare!”.

A seguito dei recentissimi fatti criminali che stanno funestando la città di San Severo, l’on. Nunzio Angiola di Azione, il partito dell’ex ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, ha depositato una interrogazione parlamentare urgente alla ministra Lamorgese: "Ormai non sappiamo più cosa deve succedere a San Severo prima che lo Stato faccia sentire in modo forte ed incisivo la sua presenza”. Lo ha affermato l’on. Nunzio Angiola. “Ricevo continue richieste di intervento dai miei collaboratori della sezione del partito di San Severo e segnatamente da Marco Infante, Michele Pistillo e dal consigliere comunale Gigi Marino”, ha continuato Angiola. “Anche a costo di essere ripetitivo e assillante, intendo compulsare d’ora innanzi tutte le settimane il Ministro Lamorgese, fintantoché non vengano presi provvedimenti urgenti e indifferibili a tutela delle ignare cittadine e degli ignari cittadini sanseveresi, ma anche dei coraggiosi imprenditori, che hanno tutti diritto ad una esistenza dignitosa e libera dalla paura” ha concluso Angiola.

Così Libera Foggia: "Le bombe e gli attentati dinamitardi che si stanno susseguendo a San Severo e Foggia ci preoccupano e rievocano l'escalation di violenza vissuta all'inizio del 2020. Ora è necessario non arretrare di un centimetro. Dobbiamo andare avanti ancora con più forza per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione. È il momento di dire basta alla rassegnazione, al silenzio complice, al vano parlare, riscoprendo il senso di comunità, una comunità chiamata Italia. Alle vittime vogliamo esprimere la nostra vicinanza e lanciare un appello a tutti gli imprenditori: non siete soli! Associazioni, Istituzioni e cittadini onesti sono dalla vostra parte. Proseguiamo sulla strada tracciata la sera del 10 gennaio di due anni fa, una mobilitazione a cui hanno partecipato in tanti, nata dal bisogno di affermare un'urgenza, quella di ricostruire insieme le fondamenta del nostro modo di essere cittadini e di abitare le città. In due anni molte cose sono cambiate: si sono moltiplicate le indagini e le operazioni condotte dalle Forze dell'Ordine, molte associazioni, scuole, cittadini, hanno intrapreso percorsi di conoscenza e impegno, alcuni imprenditori si sono avvicinati al percorso di denuncia. Alla luce delle ultime bombe gridiamo forte: non sono ammesse diserzioni ma bisogna esserci, essere presenti per riappropriarci dei nostri spazi e dei nostri territori, mostrare fisicamente da quale parte si sta".

"La stanchezza anche solo di ascoltare queste notizie non ci deve turbare. Dopo le ennesime bombe a San Severo contro due attività commerciali, dobbiamo ancora di più far sentire la nostra vicinanza ai commercianti, non solo da parte degli addetti al lavoro, ma delle città nella loro completezza e complessità. Qualche giorno fa c’è stata la ricorrenza della marcia dei 20mila promossa da Libera nel 2020. Ripartiamo da quella vicinanza, dal quel sentimento di appartenenza a un territorio che non deve essere lasciato solo dai suoi stessi abitanti. La nostra Associazione è sempre stata al fianco delle Forze di sicurezza, non mancherà mai il nostro sostegno ancora di più in questi giorni in cui la criminalità organizzata ci ricorda che opera in maniera insana qui”. Così Damiano Gelsomino, presidente di Confcommercio provincia di Foggia. “La situazione è difficile, ammetterlo non deve fare paura. Siamo preda in questi giorni di una squadra di malviventi che turba il sonno di noi imprenditori e della città di San Severo. Sono quattro finora le attività danneggiate e distrutte dalla deflagrazione delle bombe. Dietro quelle saracinesche ci sono sacrifici, giornate buie e successi che sono stati spazzati via. Non possiamo girarci dall’altra parte. Lo Stato deve sostenere ancora più il tessuto imprenditoriale, artigianale, associativo di questa città. Non possiamo tornare indietro negli anni, perché nel tempo San Severo ha trasformato con successo la sua vocazione commerciale. Una presenza più forte delle Forze di sicurezza è quello che serve per dare il giusto segnale a questi uomini che insozzano la nostra tranquillità di lavoratori e di cittadini”. Così Raffaele Mazzeo, presidente di Confcommercio zona San Severo dopo le ultime bombe fatte scoppiate all’ingresso delle attività ‘Parrucchieri Li Quadri’ e Pirolandia.

Così il segretario organizzativo nazionale Feder.ata, Fania Gerardo: “A San Severo sono state fatte esplodere quattro bombe in dieci giorni contro note attività commerciali del territorio, una vile dichiarazione di guerra contro la città e il futuro di una intera comunità. L’organizzazione nazionale sindacale della scuola Feder.ATA, esprime la più totale solidarietà alla intera città di San Severo a alla imprenditoria locale, vittima da troppo tempo di una strategia del terrore da parte della mafia foggiana. I valori e l’impegno del nostro sindacato contro la lotta alle mafie, ci vede impegnati e vicini anche in questo caso alla cittadinanza tutta, auspicando un fronte comune che porti sin da subito a misure concrete da attuare nelle prossime settimane per sventare una strategia del terrore che attanaglia il territorio”.

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