E’ stato fatto brillare questa mattina, in una cava in agro di Lucera, l’ordigno bellico ritrovato lo scorso 22 novembre, in zona Parco Militare, alla periferia di Foggia e quasi a ridosso della stazione ferroviaria. Si tratta di una bomba d'aereo di 250 kg, di fabbricazione tedesca ad alto esplosivo, sganciata sulla città durante il secondo conflitto mondiale, occasionalmente rinvenuta durante nei lavori di scavo nell’area ferroviaria.
La delicata operazione, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, ha previsto una serie di operazioni tese alla messa in sicurezza dell’ordigno, ancora potenzialmente pericoloso, per consentirne il trasporto e la definitiva neutralizzazione in un'area idonea individuata in una locale cava. Impegnativa anche la fase preparatoria, durante la quale sono state messe in atto le misure di mitigazione del rischio, necessarie a scongiurare gli effetti causati da un’eventuale detonazione accidentale.
In particolare è stata realizzata dagli specialisti del Genio una gabbia di faraday, all’interno della quale è stata posta la bomba per il trasporto, per mitigare gli effetti elettromagnetici che avrebbero potuto determinare un comportamento anomalo delle due spolette poste sulla pancia dell’ordigno. Coordinati dal Comando Forze Operative Sud di Napoli, gli specialisti dell’11° Reggimento Genio, con sede a Foggia, intervengono quotidianamente nella propria area di competenza che comprende le regioni Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Provincie di Chieti e Pescara, per disinnescare ordigni bellici rinvenuti occasionalmente. Nel corso dell’anno corrente sono oltre 85 gli interventi già effettuati. L’Esercito negli ultimi dieci anni ha svolto oltre 35.000 interventi di bonifica su tutto il territorio nazionale | IL VIDEO.
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