Resta alta l’attenzione dell’arma dei carabinieri in materia di reati ambientali e lavoro irregolare. Dopo il blitz messo a segno nella discarica comunali di San Giovanni Rotondo, i carabinieri del Noe di Bari tornano in Capitanata dove – insieme ai militari della compagnia di Cerignola – hanno messo a segno un servizio finalizzato al contrasto dell’inquinamento ambientale. 

Nel dettaglio, i militari hanno denunciato in stato di libertà tre gestori di autoparchi ed un gestore di un deposito di pezzi di ricambio usati per veicoli, tutti ubicati a Stornara, per aver gestito illecitamente l’attività di raccolta rifiuti e smaltimento di acque meteoriche sulle rispettive aree non autorizzate, che sono statesottoposte a sequestro preventivo.

FOTO | Blitz del NOE in tre autoparchi e un'autofficina a Stornara

In particolare i carabinieri hanno riscontrato che le quattro aree prese in esame, destinate a ricovero e parcheggio di diversi mezzi e parti meccaniche e di carrozzeria di autovetture destinate alla rottamazione, erano in gran parte non pavimentate, risultando sprovviste di qualsivoglia impermeabilizzazione del terreno. I veicoli presenti in zona (o parti di essi) perdevano olio motore e liquido per freni e cambio. Tali sostanze, senza una protezione adeguata del terreno sottostante e senza un sistema di convogliabilità degli stessi, possono causare gravi inquinamenti dovuti alla penetrazione degli stessi nel suolo.

Nell’ambito degli stessi controlli, inoltre, i carabinieri hanno anche deferito in stato di libertà un gestore di autoparco per aver impiegato presso la propria struttura un lavoratore cittadino extracomunitario privo del permesso di soggiorno e sono stati segnalati alla competente autorità amministrativa due gestori per aver impiegato presso i rispettivi autoparchi un lavoratore irregolare non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, elevando sanzioni amministrative con importo complessivo pari a 5.100 euro.