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Cronaca

Maxi retata contro i furbetti del reddito di cittadinanza: chi ha inventato di avere figli, chi aveva la Ferrari, chi la barca, chi auto e appartamenti

Nel corso delle operazioni sono state riscontrate 1.251 irregolarità (pari al 7,5% dei controlli effettuati) e deferite in stato di libertà 1.055 soggetti, 379 dei quali noti alle forze di polizia (12 per gravi reati associativi)

Chi aveva una Ferrari, chi la barca, chi molteplici appartamenti, chi un autonoleggio con 27 auto, chi una scuola di ballo. E c'è persino chi si è inventato di avere dei figli. C'è un po' di tutto tra coloro che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza nel Meridione d'Italia.

È quanto è emerso tra il 1° maggio e il 17 ottobre nei controlli realizzati dai Carabinieri del Comando Interregionale 'Ogaden', con giurisdizione sulle regioni Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata, unitamente con il comando carabinieri Tutela del Lavoro. Controlli mirati a verificare la reale sussistenza dei requisiti da parte dei percettori del reddito di cittadinanza.

Sono 4.839 le irregolarità riscontrate, il 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Ben 1.338 percettori indebiti del reddito erano già noti alle forze di polizia per altri motivi e 90 di loro hanno condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo. Quasi 20 milioni di euro l'ammontare della cifra complessiva indebitamente percepita

In Puglia, a fronte di 104.137 nuclei familiari percettori del sussidio, la Legione Carabinieri ha controllato 16.571 famiglie beneficiarie, per 39.409 soggetti. Nel corso delle operazioni sono state riscontrate 1.251 irregolarità (pari al 7,5% dei controlli effettuati) e deferite in stato di libertà 1.055 soggetti, 379 dei quali noti alle forze di polizia (12 per gravi reati associativi).

Tra le persone deferite il 56,4% sono uomini (595) e il restante 43,6% sono donne (460). Inoltre, il 62,8% dei deferiti sono cittadini italiani (663), mentre il restante 37,2% di nazionalità straniera (392). L'azione di contrasto ha permesso di acclarare che, nel periodo in esame, è stata indebitamente percepita la somma complessiva di 5.468.784,05 euro.

A Santeramo in Colle una donna è stata segnalata all'autorità giudiziaria perché si era "dimenticata" di indicare, non solo la targa o l'estremo di registrazione di un veicolo di proprietà, ma addirittura il coniuge. I carabinieri in questo caso hanno appurato che la donna, al fine di percepire il reddito di cittadinanza, aveva richiesto la residenza anagrafica in una via del comune santeramano che altro non era che lo stesso appartamento in cui domiciliava e risiedeva il marito, ovvero un unico appartamento, con due ingressi diversi.

A Collepasso, in provincia di Lecce, un uomo ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune, senza avere con gli stessi alcun vincolo di parentela e con l'indicazione dei dati anagrafici priva del luogo di nascita e della nazionalità. Nello stesso comune una coppia ha inserito nel proprio nucleo familiare la presenza di altri familiari, in realtà residenti in Germania. 

Ad Aradeo un individuo, oltre a essere sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è risultato intestatario di una grossa imbarcazione da diporto.

A Taranto la 'task force' istituita dai Carabinieri ha individuato un 71enne disoccupato che percepiva il reddito di cittadinanza pur essendo il proprietario, unitamente alla moglie ed al figlio conviventi, di ben 17 autovetture e di una motocicletta, tra cui una Bmw, una mini cooper, tre jeep, due smart e una kawasaki ninja.

A Talsano, nel Tarantino, un fruitore del beneficio risultava proprietario di quattro veicoli, di cui due di lusso. Inoltre un percettore del reddito faceva parte di un nucleo familiare che, nell'ultimo triennio, aveva dichiarato rispettivamente redditi pari a euro 324.000, 143.000 e 164.000

A Bari Palese un noto pluripregiudicato (arrestato il mese scorso in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, per furto) aveva richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza nonostante fosse colpito da sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, avendo omesso di comunicare l'esistenza della misura di prevenzione a suo carico.

A San Pietro Vernotico, in provincia di Brindis, un anziano esponente di rilievo della Sacra Corona Unita, omettendo di comunicare di essere sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, è riuscito a percepire il reddito di cittadinanza

A Canosa di Puglia e Trinitapoli le irregolarità emerse hanno riguardato cittadini stranieri sia comunitari, sia extra Ue, che hanno falsamente dichiarato di riunire il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni, risultando in realtà presenti da periodi molto più brevi, o addirittura già cancellati all'anagrafe poiché irreperibili da anni, ma artatamente ricomparsi e reiscritti soltanto ai fini della presentazione della domanda tesa a ottenere il reddito di cittadinanza.

Altri ancora, una volta ottenuto il reddito sono stati cancellati dall'anagrafe comunale poiché si sono resi irreperibili o rientrati nel proprio paese di origine, tornando in Italia circa una volta al mese esclusivamente al fine di poter spendere e monetizzare quanto indebitamente percepito. Vi sono stati anche casi di numerosi soggetti che hanno dichiarato di far parte di nuclei familiari composti da 15-20 persone residenti nella stessa abitazione, ma in realtà per l'anagrafe irreperibili o inesistenti.

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