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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il Covid segna il 2020. Meno reati e più denunce: l'anno della polizia, dalla maxi-evasione dal carcere alla stangata alla 'Società'

Arrestate 516 persone, oltre 2000 quelle denunciate. L’84% delle persone arrestate e denunciate vive ed opera nella Provincia di Foggia: la maggioranza degli eventi delittuosi, quindi, sono ascrivibili a persone del posto

Il 2020 della questura di Foggia passa dai numeri, quelli di un impegno lungo 366 giorni in questo difficile anno bisestile. L’impegno profuso dalla questura di Foggia per l’ordine e la sicurezza pubblica si è modulato nella gestione di molteplici esigenze operative, anche legate a specifiche situazioni emergenziali, ed è stato diretto ad assicurare il pacifico e regolare svolgimento delle numerose manifestazioni pubbliche, svoltesi nell’ambito del territorio comunale e provinciale, con il concorso di tutte le forze di polizia.

I servizi di ordine pubblico

Tanti gli eventi di rilievo che hanno caratterizzato l'apertura dell'anno, prima dello stop imposto dall'emergenza sanitaria da Coronavirus. Tra questi, si ricorda la grande manifestazione di Libera del 10 gennaio, cui hanno partecipato circa 20.000 persone, nonchè i servizi di ordine pubblico disposti per le visite istituzionali (dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, insieme al Capo della Polizia Franco Gabrielli per l'inaugurazione della Sezione Distaccata della D.I.A., al Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho all’Università di Foggia per affrontare i temi della legalità nel contrasto alla criminalità; infine il premier Giuseppe Conte alla presentazione del progetto 'Legalitour'). A queste, si aggiungono i servizi disposti per le manifestazioni sportive (il Giro d’Italia, con la tappa a Vieste; il Giro d’Italia femminile,  e il Rally del Gargano), nonchè lo svolgimento delle consultazioni regionali del 20 e 21 settembre 2020, con annessa campagna elettorale, che ha comportato la presenza di numerosi leader politici di rilievo nazionale in visita nei vari centri della Capitanata.

L'emergenza sanitaria da Covid-19

Una notevole mole di lavoro, che ha determinato un significativo impegno, è stata svolta per assicurare il rispetto della normativa per arginare il diffondersi dei contagi da Covid-19, con innumerevoli servizi svolti su strada, ivi compresi quelli relativi alle proteste dei commercianti foggiani di fine ottobre ed inizio dicembre 2020. Le molteplici azioni intraprese dalla questura di Foggia, e finalizzate a prevenire o contrastare le minacce nel settore dell’ordine e della sicurezza pubblica, sono state perfezionate anche grazie all’elaborazione di idonee strategie di intervento di medio/lungo termine, capaci di interpretare il rapido evolversi degli scenari, garantendo il bisogno di sicurezza dei cittadini.

A tal fine, 2000 sono state le ordinanze questorili di ordine pubblico e vigilanza emanate, di cui più di un terzo dedicate ai servizi anti Covid-19, che hanno consentito il rilevamento di ben 1.531 infrazioni.  Al riguardo, si evidenzia la clamorosa evasione, durante il periodo di lockdown, dal carcere di Foggia, del 9 marzo 2020, quando tra centinaia di detenuti in rivolta a causa del Coronavirus, ben 72 fuggirono dal carcere, ma, entro il successivo mese di luglio, tutti quanti sono stati nuovamente catturati dalle varie forze di polizia operanti sul territorio.

I servizi ad 'Alto Impatto' nei principali comuni

Specifici servizi, a cadenza settimanale, e con un impiego massivo di appartenenti alle forze dell’ordine, sono stati effettuati per le operazioni 'Alto Impatto', svolte a Foggia, Cerignola, San Severo e Manfredonia, consistite nell’effettuazione di numerosi posti di blocco e perquisizioni nei confronti di soggetti aventi precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Servizi straordinari del territorio, estesi anche alle attività commerciali, sono stati esperiti, altresì, nel centro storico della città di Foggia per la movida ed in alcuni quartieri delicati, come 'Ferrovia', 'Candelaro', 'Croci', 'Carmine Vecchio', 'Macchia Gialla', nonché nei Comuni più grandi della Provincia ed in quelli di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, ricadenti nella B.A.T.

L’attenzione della Polizia di Stato si è anche rivolta alle campagne presenti nel tavoliere, con attività dedicate al rispetto dell’ambiente nonché alla lotta del caporalato e dei reati in agricoltura. Del pari, sono stati organizzati numerosi servizi tesi al contrasto dell’abusivismo commerciale, della prostituzione su strada, dei parcheggiatori abusivi e delle rapine ai mezzi di trasporto di valori, con la creazione di apposite task force. Inoltre, è stata assicurata una cornice di sicurezza in occasione di tutti gli interventi di bonifica e di prevenzione sanitaria effettuati nelle foresterie e nei vari insediamenti spontanei di extracomunitari presenti in Capitanata.

Andamento della delittuosità

Dall’esame dei dati (vedi tabella in basso) si evince che, nel corso dell’ultimo anno, si è assistito ad un trend decrescente, che ha comportato una diminuzione della delittuosità pari a circa il 14%. In particolare, sono fortemente diminuiti gli omicidi volontari, che da 13 sono passati ad 8 (-38%), i tentati omicidi (-21%) e le lesioni personali (-24%). Permangono, invece, immutati i dati concernenti i reati di violenza sessuale, mentre in netta flessione è il numero delle vittime di femminicidio.

Tra i reati contro il patrimonio si registra un calo dei furti (-23%), delle rapine (-20%), delle ricettazioni (-15%) e dei danneggiamenti seguiti da incendio (-6%). In particolare, sono diminuite del 67% le rapine presso gli uffici postali, del 36% quelle presso le abitazioni private e del 33% quelle presso gli esercizi commerciali. I furti con destrezza sono in ribasso del 57%, quelli presso gli esercizi commerciali del 31% e quelli di autovetture del 24%. Le truffe e le frodi informatiche sono diminuite solo del 2%.

Tra i fattori che hanno inciso sull’andamento della delittuosità in Provincia si annoverano le misure limitative della mobilità personale sul territorio, legate alla normativa anti Covid-19 ed il rafforzamento dei servizi di prevenzione e repressione dei reati operati dalle forze dell’ordine con attività sempre più serrate, massive ed incisive. Difatti, grazie anche ai rinforzi degli organici delle forze di polizia disposti, ad inizio d’anno, dalla Ministro dell’Interno Lamorgese, è stato conferito un rinnovato impulso all’azione di prevenzione e di contrasto dei reati in genere, sia mediante un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, che attraverso accurate indagini concluse con importanti operazioni di polizia giudiziaria.

Complessivamente, durante l’anno 2020, la polizia ha tratto in arresto 516 persone ed ha denunciato 2.129 individui. In particolare, delle 516 persone tratte in arresto, 103 rispondono di reati per violazione della normativa sulle sostanze stupefacenti, 69 per furto, 43 per violazione della normativa sulle armi, 38 per rapina, 35 per estorsione e 34 per associazione di tipo mafioso, a testimonianza di un’alta percentuale di arresti per reati riconducibili ad attività criminali tipiche delle consorterie associative mafiose. L’84% delle persone arrestate e denunciate è di nazionalità italiana e vive ed opera nel territorio della Provincia di Foggia, a dimostrazione del fatto che la stragrande maggioranza degli eventi delittuosi sono ascrivibili a persone del posto.

Andamento delittuosità Provincia di Foggia - 2019 e 2020

DELITTI

2019

2020

 Variazione %

OMICIDI VOLONTARI CONSUMATI

13

8

-38%

TENTATI OMICIDI

28

22

-21%

LESIONI DOLOSE

910

690

-24%

VIOLENZE SESSUALI

38

38

-

FURTI

11.923

9.199

-23%

a. Furto con strappo

172

143

-17%

b. Furto con destrezza

420

181

-57%

c. Furti in danno di uffici pubblici

0

0

-

d. Furti in abitazione

911

848

-7%

e. Furti in esercizi commerciali

534

368

-31%

f. Furti su auto in sosta

1.113

885

-20%

g. Furti di opere d’arte e materiale archeologico

3

2

-33%

h. Furti di automezzi pesanti trasportanti merci

27

32

19%

i. Furti di ciclomotori

74

66

-11%

j. Furti di motociclo

101

81

-20%

k. Furti di autovetture

3.650

2.784

-24%

RICETTAZIONE

317

268

-15%

RAPINE

293

234

-20%

a. Rapine in abitazione

28

18

-36%

b. Rapine in banca

3

3

-

c. Rapine in uffici postali

3

1

-67%

d. Rapine in esercizi commerciali

58

39

-33%

e. Rapine in pubblica via

121

112

-7%

DANNEGGIAMENTO SEGUITO DA INCENDIO

323

303

-6%

TRUFFE E FRODI INFORMATICHE

2.133

2.099

-2%

ALTRI DELITTI

4.866

4.723

-3%

TOTALE DELITTI

25.468

21.945

-14%

Le grandi operazioni del 2020

Tra le operazioni di polizia di contrasto al crimine organizzato, realizzate con il supporto del Servizio Centrale Operativo, si ricorda l'arresto di un pluripregiudicato, inserito nella criminalità organizzata, reo di essere stato il mandante di un tentativo di estorsione ai danni di un commerciante, utilizzando due minorenni catturati precedentemente mentre commettevano il reato.

Il 20 gennaio, a Foggia, nel contesto di una operazione ad alto impatto finalizzata a colpire con perquisizioni soggetti vicini o intranei alla 'Società Foggiana', la Squadra Mobile ha eseguito due distinti provvedimenti di fermo per indiziato di delitto, aventi come destinatari quattro soggetti ritenuti responsabili di due diversi tentativi di estorsione, aggravati dal metodo mafioso, in danno di operatori commerciali ed imprenditoriali.

Nel primo pomeriggio del 14 aprile, in pieno lockdown, ad Apricena, personale della Squadra Mobile di Foggia, unitamente ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, ha fatto irruzione in un casolare di campagna interrompendo un summit mafioso, arrestando tre pregiudicati latitanti, contigui alle cosche del Gargano, di cui due precedentemente evasi dal carcere di Foggia, ed il proprietario del sito.

Nella mattina del 15 aprile, a Foggia, personale della Squadra Mobile ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di un cittadino albanese ritenuto responsabile di due distinti episodi dinamitardi, avvenuti il 16 gennaio 2020 ed il 12 novembre 2019, rispettivamente in danno del centro sociale polivalente per persone anziane 'Il sorriso di Stefano' e dell’esercizio commerciale 'Poseidon'.

Il 16 novembre 2020, a Foggia, polizia e carabinieri hanno eseguito 40 misure cautelari  personali a carico di elementi appartenenti o contigui all’organizzazione criminale 'Società Foggiana' ritenuti  responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, usura, turbativa d’asta e traffico di sostanze stupefacenti, tutti aggravati dal metodo mafioso (Operazione 'Decimabis').

Il 3 dicembre 2020, a Foggia, gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di reato a carico di due pregiudicati affiliati alla 'Società Foggiana' in quanto ritenuti responsabili di diversi episodi di estorsione in danno di operatori economici della città. Successivamente, nell’ambito del medesimo contesto investigativo, in data 25 dicembre, gli stessi sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere estesa anche al capo mafia Federico Trisciuoglio ed ad un altro pregiudicato, entrambi già arrestati nell’operazione 'Decimabis'.

Numerosi ed ingenti i sequestri di droga e di armi (compresi fucili mitragliatori e kalashnikov) a Cerignola e San Severo. "I positivi risultati conseguiti nel contrasto al crimine mafioso sono stati resi possibili grazie ad un maggiore numero di denuncie sporte dalle vittime dei fatti estorsivi, all’emergere di nuovi collaboratori di giustizia, al rinvenimento di documenti attestanti la lista degli adepti assoldati dalla mafia e alla capacità degli investigatori di individuare mandanti ed esecutori materiali dei più efferati delitti, anche quando la criminalità organizzata è ricorsa a manovalanza estera o minorile", precisano dalla questura. "Negli ultimi mesi dell’anno, peraltro, sono intervenute delle significative sentenze di condanna che hanno scalfito l’impunità di cui si vantavano gli esponenti della Società'.

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