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Cronaca

Il Festival d’arte Apuliae tira le somme: la decima edizione si chiude nel segno del successo

Pubblico sempre numeroso, spettacoli variegati ed eterogenei che hanno spaziato da Giuseppe Verdi a Domenico Modugno, passando per l'opera comica del '700. Dino De Palma: "Tutti eventi di pregio prodotti in Puglia"

Dieci edizioni, dieci appuntamenti, dieci tra anfiteatri, palazzi, cortili, chiostri, piazze, teatri e castelli, dieci serate nei borghi di Capitanata sempre affollati da centinaia di spettatori accorsi anche nei centri più piccoli per assistere agli spettacoli proposti dal Festival d’arte Apuliae.

La decima edizione della manifestazione itinerante dei Monti Dauni, che si è chiusa venerdì sera a Celenza Valfortore, può senz’altro tracciare un bilancio altamente positivo: dal 21 giugno eventi si sono susseguiti a Foggia, Lucera, Torremaggiore, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Biccari, Roseto, Celenza Valfortore, pubblico sempre numeroso venuto da ogni parte della provincia e non solo, spettacoli variegati ed eterogenei che hanno reso omaggio a Giuseppe Verdi, all’opera comica del Settecento con l’allestimento della Serva Padrona di Pergolesi, a pezzi poco eseguiti come il Gran Duo di Bottesini, ma anche a Fred Buscaglione e Domenico Modugno.

E se il Festival è diventato un appuntamento fisso dell’estate di Capitanata è grazie soprattutto alle scelte e alle proposte affascinanti della direzione artistica del maestro Dino De Palma, violinista foggiano che si contraddistingue in Italia e all’estero per le sue programmazioni originali e basate sull’ideazione e sulla produzione in loco di eventi spesso in prima assoluta.

“Quest’anno non soltanto siamo riusciti a coinvolgere comuni più grandi come Torremaggiore e Lucera – dichiara soddisfatto De Palma - ma anche a offrire eventi di pregio tutti prodotti in Puglia, secondo un’idea di programmazione sempre innovativa che assicura la presenza in cartellone delle grandi realtà artistiche del territorio, tra musicisti e cantanti che esportano il nome della Puglia nel mondo. Mi riferisco in particolare all’Ensemble Umberto Giordano di Foggia in partenza per un lungo tour nei più importanti teatri del Sudamerica in cui proporrà uno degli spettacoli del Festival d’arte Apuliae, alla direzione di una direttrice foggiana nota in tutto il mondo, Gianna Fratta, e alle numerose presenze di altri artisti pugliesi di grande valore”.

FOTO | Festival d’arte Apuliae, la decima edizione

Grande affluenza per tutti gli spettacoli: “La serva, il padrone e i due virtuosi”, andato in scena a Biccari, Torremaggiore, Lucera e a Celenza, è stato uno sfoggio di virtuosismo strumentale, vocale e umano sulle note di Bottesini e di Pergolesi. Seguitissimi anche i due omaggi al grande operista italiano Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario della nascita: “Viva Verdi!” è stato il tributo del Festival Apuliae al più prolifico compositore d’opera italiano sulle note de La Traviata, Rigoletto, Macbeth e Falstaff, con la voce narrante di Loris Castriota Skanderbeg.

Molto apprezzati anche gli appuntamenti più “leggeri” proposti dal Festival Apuliae, ossia i due omaggi a Fred Buscaglione (“Criminalmente bella”, con vere ovazioni per Guarda che luna, Che bambola e Love in Portofino, e apprezzamenti per l’orchestra da camera I Suoni del Sud) e Domenico Modugno (“Meraviglioso”, a dare voce a mister Volare l’artista foggiano Cristian Levantaci).

Sostenuto da numerosi enti pubblici e privati, tra cui spicca la Regione Puglia con l’Assessorato al Mediterraneo, il Festival d’arte “Apuliae” è una delle realtà culturali del territorio della Capitanata che si pone come evento estivo di riferimento per la qualità delle scelte artistiche e per la capacità di produzione degli spettacoli, che ogni sera accendono i riflettori su piccoli borghi, piazze, chiostri, palazzi ducali e anfiteatri con la finalità di valorizzare la buona musica e le bellezze architettoniche e culturali della Provincia di Foggia.

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