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Cronaca

Sicurezza sui treni e lungo i binari, raffica di controlli della PolFer: 55 persone arrestate, rintracciati 16 minori e sventati 4 suicidi

Il bilancio dell'anno appena concluso del Compartimento di Polizia Ferroviaria. I dati testimoniano l’impegno costante del personale e l’efficacia della strategia nei vari settori, improntati a garantire la sicurezza dei viaggiatori e del trasporto ferroviario in generale

Furti sventati sui convogli e lungo le tratte ferroviarie, suicidi evitati, arresti e denunce per stupefacenti (e altri reati), persone scomparse rintracciate lungo i treni: i dati che riguardano la prevenzione e repressione dei reati negli ambiti ferroviari, relativi all’attività del Compartimento della Polizia Ferroviaria per la Puglia, la Basilicata ed il Molise dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019, testimoniano l’impegno costante del personale e l’efficacia della strategia nei vari settori, improntato in particolar modo a garantire la sicurezza dei viaggiatori e del trasporto ferroviario in generale.

Nel corso dell’anno 2019, in totale, sono state tratte in arresto 55 persone, mentre 238 sono state quelle denunciate all’Autorità Giudiziaria per la commissione di reati vari. Inoltre 66 persone sono state segnalate all’Autorità amministrativa, in particolare  per il consumo personale di sostanze stupefacenti. Al riguardo, è stata sequestrata sostanza stupefacente per circa 4 kg, per lo più cannabinoidi. Per quanto concerne il contrasto ai furti di cavi di rame in danno delle Imprese Ferroviarie, reato, come noto, particolarmente insidioso per la regolarità e sicurezza dei trasporti, sono stati effettuati 709 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie maggiormente interessate da tale fenomeno predatorio; 152 i depositi di metallo/rottamai sottoposti a controllo; 1.050 kg circa di cavi di rame di provenienza furtiva rinvenuti e sottoposti a sequestro.

Ancora, sono stati messi a segno altri sequestri (192 kg di batterie e 3.710 kg di contrappesi della linea di contatto aerea di RFI) e 8 persone tratte in arresto per furto aggravato di cavi di rame e 16 denunciate all’Autorità Giudiziaria per ricettazione. Nell’ambito dell’attività di prevenzione, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019, sono state identificate 199.848 persone ritenute sospette, di cui . 29.221 cittadini stranieri, dei quali 25 rintracciati in posizione irregolare sul territorio nazionale; 31.399 sono state quelle con pregiudizi penali.

Prendendo in esame, ancora, i numeri: 3.145 i veicoli sottoposti a verifica; 298 le sanzioni amministrative elevate al Regolamento di Polizia Ferroviaria, al Codice della Strada e altre violazioni di legge; 8.586 i servizi di vigilanza espletati nell’ambito degli scali ferroviari e 476 quelli antiborseggio nelle stazioni. Su 4.171 treni viaggiatori del trasporto regionale e della lunga percorrenza diurna/notturna è stata assicurata la presenza di 2.253 pattuglie della Polizia Ferroviaria ed effettuati diversi controlli ai trasporti ferroviari di merci pericolose, nell’ambito dei quali sono state contestate violazioni amministrative, che hanno determinato sanzioni per oltre 50.000 euro.

Ed ancora, nelle stazioni e sui treni, dove quotidianamente transitano decine di migliaia di passeggeri, durante il 2019 sono state rintracciate ben 35 persone scomparse, allontanatesi dai rispettivi nuclei famigliari, tra cui 16 minori. Il loro ritrovamento ha consentito di fare ritornare il sorriso a tante famiglie che avevano vissuto momenti di apprensione per la sorte dei loro cari. Significativi anche i contatti con le scuole nel progetto di sicurezza ferroviaria “Train to be cool”, nell’ambito del quale sono stati contattati quasi  5.000 studenti, anche con la collaborazione del Dopolavoro Ferroviario, in un progetto svolto, con gli alunni delle scuole medie, a bordo treno. Tale iniziativa alimenta il dialogo della Polizia con le giovani generazioni e riscuote sempre apprezzamento da parte delle famiglie, nella piena colleganza e fiducia fra società e istituzioni.

Sotto il profilo internazionale la Polizia Ferroviaria ha proseguito la propria attività nell’ambito del network europeo di polizie ferroviarie RailPol, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni e la definizione di comuni strategie operative nonché la programmazione di azioni congiunte. Importante, infine, anche l’attuazione del progetto “SOS disagio psichico”, buona prassi proposta dal Compartimento di Polizia Ferroviaria di Bari, selezionata a livello nazionale, riguardante i contatti con le persone che esprimono disagio mentale e che si rifugiano in stazione. In tale contesto, grazie alla capacità di osservazione ed alla prontezza del personale della Polizia Ferroviaria, sono stati scongiurati 4 suicidi di persone che volevano porre fine alla loro vita gettandosi sotto i treni in movimento.

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