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Cronaca

“Io non mi sento foggiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”

Il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, fa gli onori di casa, ma il senatore del PD Francesco Boccia non ha dubbi: "Mai con Foggia". Ad Andria c'è chi si prende gioco degli amministratori locali

In un angolo della Puglia continua a far discutere il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri sul riordino delle province. Mentre il presidente, Antonio Pepe, ha fatto gli onori di casa - Nutro grande rispetto per il travaglio che le comunità della Bat stanno vivendo per il loro passaggio alla Provincia di Foggia, ma voglio però dire che siamo orgogliosi far parte con loro di un’unica provincia. In alcuni casi, come per i Comuni di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli, si tratta di un “ritorno a casa”, in presenza di una storica contiguità territoriale e culturale. Negli altri casi si tratta invece di un’esperienza nuova, di una sfida che va accolta con entusiasmo” - andriesi e barlettani sembrano non ingoiare il rospo di una decisione che, alla pari di quanto avvenne con l'istituzione della sesta provincia, è stata presa da tutti, tranne che dai cittadini.

E se per il sindaco Gianni Mongelli quanto deciso rappresenta un’opportunità di crescita per il territorio, che si candida a diventare grande quanto o più di alcune regioni d’Italia, il senatore Francesco Boccia tranquillizza tutti e afferma che questo accorpamento non ci sarà e che la BAT non si unirà mai a Foggia (Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno).

Eppure il figliol prodigo del leader Massimo quando nel 2010 perse il duello con Nichi Vendola nella corsa alla presidenza della Regione Puglia, in provincia di Foggia ottenne il maggior numero dei consensi (44%), a fronte del 36,8% ottenuto nella BAT, il 30,2% nel Brindisino, il 38,2% nel Leccese, il 19% nel Barese e il 29,1% in provincia di Taranto.

BAT ACCORPATA A FOGGIA: SEI D'ACCORDO?

In un articolo di “Domani Andriese” dal titolo “Non tutti i dauni vengono per nuocere”, il giornalista Santovito si prende gioco della classe politica locale: “È un po’ troppo presto per contare i danni, piuttosto, guardiamo il lato positivo: ora anche i politici locali dovranno fare i pendolari per andare a lavoro. E, diciamolo, dopo anni passati ad amministrare un bel viaggetto con tour turistico incluso se lo sono meritati” oppure “E dunque, i vantaggi dell’adesione alla provincia di Foggia ci sono e come, basta saperli cercare. Ad esempio, mentre la nave affonda, si potrebbe indire un bando destinato ai giovani artisti locali dell’ormai ex Bat con un premio per la migliore cover musicale satirica di Gaber che contenga i versi “io non mi sento foggiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”.

Andria, città che diede i natali a Lino Banfi, spera in un referendum consultivo per decidere da quale parte stare, se con la provincia di Foggia oppure con Bari città metropolitana.

Nel frattempo il presidente Francesco Ventola, dopo il ricorso al Tar del Lazio,  comunica di aver convocato i sindaci dei 10 comuni della Barletta, Andria, Trani, “per condividere come sempre ogni eventuale percorso a tutela del territorio e dei decenni di lotta che ne hanno portato all’autodeterminazione. Seguiremo con attenzione anche l’iter che prevede l’approvazione del decreto in Parlamento, quando si deciderà davvero in maniera definitiva il futuro di questo territorio”.

 

 

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