rotate-mobile
Cronaca

Tutti vogliono abbattere le barriere architettoniche, ma ora "il tempo delle scuse è terminato"

Sit-in dei radicali davanti al Comune a tre mesi dalla mozione del PEBA. A gennaio l'incarico per la redazione del piano. Landella: "Causa deve essere sostenuta convintamente e responsabilmente da tutti"

Una piccola delegazione è bastata per alzare la voce e tenere in primo piano la questione: il Peba deve essere adottato subito. Lo recita un eloquente striscione, tenuto in mano da alcuni rappresentanti dell’Associazione radicale di Foggia “Mariateresa Di Lascia”, nel corso del sit-in di protesta tenutosi stamani. Presenti davanti all’ingresso di Palazzo di Città, anche alcuni disabili, oltre ad Andrea Trisciuoglio, segretario di 'Lapiantiamo', movimento che promuove la legalizzazione della Cannabis.

Una protesta civile, che nel suo silenzio e compostezza ha voluto porre l’attenzione su un dato allarmante, ovvero la mancanza del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche previsti da una legge emanata addirittura 30 anni fa.

Lo scorso 22 giugno il Consiglio Comunale si impegnò, attraverso una mozione approvata all’unanimità, all’adozione del Peba entro sessanta giorni. “Nel frattempo sono trascorsi tre mesi, ma non abbiamo notato alcuna sensibilità da parte dell’Amministrazione”, evidenzia Norberto Guerriero, segretario dell’Associazione Mariateresa di Lascia, che fa riferimento anche alla disavventura capitata a un disabile al Teatro Giordano durante l’ultimo atto di “Questioni Meridionali”, impossibilitato a usare il servizio igienico in quanto la pedana bloccava l’apertura della porta.

Barriere architettoniche, il Comune approva mozione all’unanimità

Tempi non rispettati, ma che, come ha rimarcato il consigliere comunale Antonio Vigiano, non denunciano un ipotetico disinteresse da parte dell’Amministrazione. L’attenzione del Comune c’è, ma per il Peba serve più tempo, anche a causa del fatto che i 60 giorni si sono consumati durante il periodo estivo e in concomitanza con altri provvedimenti altrettanto urgenti come il progetto “Da periferia a periferia” e l’inizio dell’anno scolastico.

PEBA, Antonio Vigiano: “Servono tempo e risorse economiche”

Concetto riformulato anche dal sindaco Franco Landella e dall'assessore Bove, durante l'incontro tenutosi subito dopo il sit-in, insieme all'impegno di conferire l'incarico per la redazione del PEBA a gennaio, nel prossimo esercizio finanziario. Come provvedimento preliminare, si procederà al censimento delle barriere architettoniche, già promosso dall'associazione l'iniziativa "Adotta una barriera", chiedendo nel contempo all'associazione di indicare una griglia di priorità di interventi da eseguire. 

Ma per la predisposizione del piano i tempi non potranno essere troppo ristretti, a causa delle difficoltà finanziarie del Comune di Foggia. L'attuazione del Peba implica uno sforzo economico notevole, nonché addirittura l'ausilio di finanziatori esterni. "Quella per la predisposizione e la realizzazione del PEBA, infatti, è una battaglia di civiltà, senza colori politici. Siamo certi che su questo terreno nessuno si presterà ad eventuali strumentalizzazioni politiche che nuocerebbero ad una causa che deve essere sostenuta convintamente e responsabilmente da tutti", ha precisato Landella. 

“La nostra associazione da circa due anni sta sollecitando il Comune affinché si impegni all’adozione del Peba”, la chiosa di Guerriero. Una sollecitazione sempre pacifica, nonostante per legge si possa chiedere il commissariamento del Comune in caso di mancato adempimento: “Siamo consci del fatto che le responsabilità non siano da addebitare esclusivamente a questa Amministrazione, ma il tempo delle scuse è terminato, anche perché il tempo dei diritti non può essere il tempo della politica”.

Adotta una barriera: uno scatto per abbattere l’indifferenza

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tutti vogliono abbattere le barriere architettoniche, ma ora "il tempo delle scuse è terminato"

FoggiaToday è in caricamento