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Cronaca Stornara

Bambini morti a Stornara, avevano 2 e 4 anni: i loro corpi trovati carbonizzati in una baracca

L'incendio in un campo nomadi situato alla periferia di Stornara sulla strada per Cerignola, in provincia di Foggia oggi 17 dicembre 2021. Morti due bambini piccoli

Tragedia questa mattina alla perfieria di Stornara. Due bambini di nazionalità bulgara, un maschietto di quattro anni e una femminuccia di due, sono stati trovati senza vita in una baracca completamente distrutta dalle fiamme. Il rogo si è sviluppato intorno alle 9 in un insediamento abusivo alla periferia della cittadina dei Cinque Reali Siti, sulla strada per Cerignola. 

Durante le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco chiamati a domare le fiamme, hanno rivenuto i corpi carbonizzati di due bambini. Sulle cause dell'incendio non si esclude l'ipotesi di un sistema di riscaldamento di una stufa a legna. Disperati i genitori, entrambi giovanissimi. Il padre era al lavoro, mentre la madre era all'esterno.

Sul posto - insieme ai carabinieri della compagnia di Cerignola - sono intervenuti i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Foggia, che stanno effettuando i rilievi; con il supporto dei vigili del fuoco e della medicina legale. Sul posto sono giunti anche i volontari della Croce Rossa, presenti con gli operatori del supporto psicologico.

Resta da chiarire se le due vittime siano state soprese nel sonno dalle fiamme o se invece le cause del decesso siano riconducibili alle esalazioni da monossido di carbonio. Lo stabilirà la perizia medico-legale (le immagini video sul luogo della tragedia)

Dolore e rabbia da parte del sindaco, che in merito alle condizioni in cui vivono i nomadi nel campo, evidenzia di aver più volte segnalato alle autorità competenti, "la situazione drammatica" soprattutto da un punto di vista igienico-sanitario (leggi qui). Rocco Calamita - che nel pomeriggio si è recato in Prefettura - ha ricordato anche che il ghetto era stato sgomberato nel 2018 ma si era ripopolato qualche mese dopo (guarda l'intervista).

Sull'accaduto è intervenuto il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia: "Sono vicino alla tragedia che ha colpito la comunità di Stornara in provincia Foggia. Non possiamo che, ancora una volta, richiamare l'attenzione sulla sicurezza, anche delle fragili comunità, affinché un evento drammatico come questo non debba ripetersi. Mai più".

Così l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini e leader della Lega. “Una tragedia inaccettabile, che dovrebbe imporre a tutti l’urgenza di liberare questi bimbi da illegalità, sfruttamento e povertà. Una preghiera per questi morti”.

“Provo un dolore profondo. È una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi e ci rende ancor più convinti della necessità di offrire soluzioni concrete a quelle famiglie o comunità che vivono in condizioni insicure. In questo momento, però, posso solo esprimere il dolore straziante per la morte di due bambini. Ai loro genitori e alla comunità di Stornara va il sentimento di umana solidarietà mio e dei pugliesi”. ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Il presidente della Provincia, Nicola Gatta, ha dichiarato: “Sono profondamente addolorato per la tragica morte di due anime innocenti che pagano, con la loro vita, le condizioni di estrema indigenza e precarietà. Non esprimo giudizi, come istituzione, sono colpito come padre e credo che ognuno di noi non può girare la testa dall’altra parte di fronte a una tragedia che ha coinvolto l’intera comunità dauna. Oggi la Capitanata è in lutto perché non è riuscita a proteggerli e a dar loro un futuro”.

Per l'assessore regionale al Welfare Rosa Barone, "è una tragedia inaccettabile. Ho espresso la mia solidarietà al sindaco per questo dramma che colpisce l’intera comunità. Il compito delle istituzioni è garantire a tutti condizioni di vita dignitose, che non c’erano nelle baracche andate a fuoco oggi. Con i miei uffici stiamo lavorando per questo e per la convocazione di un tavolo intersettoriale con tutti gli attori interessati, in modo da dar vita a progetti per l’integrazione sociosanitaria. Non basta dire che simili tragedie  non devono più accadere, l’impegno è massimo per passare dalle parole ai fatti”.

"La tragedia del campo di Stornara, ci interpella tutti e chiede interventi di urgenza da parte delle autorità competenti per tutta la popolazione rom presente in Puglia e nella provincia di Foggia. Sono sempre i minori ad essere vittime di situazioni di stallo e ad avere la peggio sui ritardi di una politica poco attenta ai bisogni di una parte concreta di abitanti del nostro territorio. La morte di bambini non può passare come una notizia di cronaca che ci scuote per un attimo per poi cadere nel silenzio. Spente le telecamere forse si parlerà di interventi necessari, ma in realtà si continuerà a tergiversare, a non far nulla per mancanza di una seria progettualità e di volontà di intervenire tempestivamente e concretamente sul nostro territorio. Basti pensare a come sia passata sotto silenzio la denuncia da noi avanzata riguardo la mancata attivazione degli scuolabus che devono permettere ai bambini rom di andare a scuola. 60 bambini Rom rimangono nei campi perché non ci sono mezzi che li portino a scuola. La Puglia  in generale e nello specifico la Capitanata è popolata da una grossa fetta di popolazione rom che vive ancora ai margini e in situazione di estrema precarietà abitativa, sosta in campi abusivi nonostante che ufficialmente alcuni campi risultano autorizzati con una gestione comunale. Sono i bambini che hanno la peggio senza che si offra loro la possibilità di uno sviluppo sociale.. Noi continuiamo a stare a loro fianco con tristezza, ma continuando  a batterci per loro" evidenzia e conclude Antonio Vannella, presidente cooperativa Giulia.

Aggiornato alle 17.26

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