Dipendenti della Sita chiedono il reintegro di Antonio Totta
Gli autisti dell'azienda dei trasporti pubblici firmano e inviano una petizione al direttore Vinella
Si va a casa perché non si è idonei oppure perché si è sindacalisti? La paura di essere licenziati colpisce anche i colleghi di Antonio Totta, l’ex autista della Sita che ha perso il posto di lavoro dopo essere risultato inidoneo alla visita medica.
Cinquantasei dipendenti della Sita hanno firmato e inviato una petizione all’azienda in cui chiedono espressamente al direttore Vinella di fare un passo indietro in considerazione del fatto che l’azienda dei trasporti riceve dei finanziamenti pubblici e quindi non può decidere su due piedi il destino di un lavoratore e padre di famiglia.
Non ci sarebbero altre mansioni da ricoprire e per questo motivo Antonio Totta, dopo ventisei anni di lavoro, non può essere reintegrato dall’azienda. Un caso che crea un precedente e che alza il livello di guardia dei lavoratori, preoccupati ma non per questo arrendevoli.