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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Tarsu, Mongelli: "Aumento necessario per chiudere il Bilancio"

La decisione sul +35% del'imposta comunale per i rifiuti urbani slitta a domani. Contestualmente bisognerà risolvere l'emergenza rifiuti. Ancora 48 ore per l'ok all'amministrazione straordinaria di Amica

Laumento TARSU del 35%  si farà. Senza quei 6,5 milioni di euro in più circa alla voce “entrate” (pari al taglio ai trasferimenti ministeriali) si rischia di non chiudere il bilancio di previsione. Il sindaco Mongelli oggi in giunta lo ha riferito senza mezzi termini, concedendo tuttavia all’esecutivo altre 24 ore di riflessione. La decisione definitiva infatti slitta a domani, quando gli assessori torneranno a riunirsi dopo aver incassato il parere delle forze politiche in un ulteriore vertice di coalizione. Ma soprattutto dopo che il Consiglio dei Ministri si sarà pronunciato su un'eventuale proroga al 31 luglio per l’approvazione del previsionale degli enti locali, così come richiesto dall’Anci (nel frattempo – sempre domani - andrebbe in aula il solo consuntivo 2010).

E’ questa, insomma, la notizia più attesa. Perché permetterebbe di rallentare la corsa contro il tempo e avere tutto il tempo di spiegare la necessità del provvedimento ai contribuenti. Come? Ripulendo la città, che con l’emergenza rifiuti in corso si rivolterebbe contro. E dunque noleggiando da subito mezzi per tamponare l’emergenza (l’assessorato all’Ambiente avrebbe dato disponibilità di risorse rivenienti dai proventi del fotovoltaico) e, nel contempo, avviando un’azione forte su Amica, l’azienda comunale di nettezza urbana, a maggior ragione oggi che trapelano notizie di indagini in corso della Procura su presunte azioni di boicottaggio da parte degli stessi lavoratori. “Così non si può più andare avanti” è lo sfogo unanime delle forze politiche, consapevoli che è giunto il momento di affrontare una volta per tutte le criticità (strutturali) dell’azienda. A partire dalla riorganizzazione interna. La tensione si taglia a fette in corso Garibaldi. “I dipendenti devono tornare a fare gli spazzini” sbottano da Palazzo di Città. Solo qualche mese fa l’assessore all’Ambiente snocciolava le cifre: su 270 dipendenti, solo una quarantina scenderebbe in strada per la pulizia della città.

Quindi partire con l’amministrazione straordinaria prevista dal piano di riordino deliberato 15 giorni fa dal consiglio comunale. Tra domani e dopodomani l’Amica si riunirà in assemblea per dare via libera. Dopodiché le carte approderanno a Roma. “Da quel momento in poiAngelo Castelluccio, assessore PD -  tempo 15 giorni e il nuovo corso sarà operativo”. Con tanto di supervisione del Ministero dello Sviluppo Economico (che si accollerà debiti aziendali per 60milioni di euro circa) e del Tribunale di Foggia. Mentre l’assessore all’Ambiente, Pasquale Russo, fa sapere che entro fine mese si potrà contare sulla disponibilità di ben 4 mezzi nuovi di zecca acquistati dal Comune.

Insomma, una tabella di marcia che non consente questa volta deviazioni: prima la città tornerà a splendere, prima si potrà chiedere ai cittadini il sacrificio Tarsu. Ma se Pd e socialisti ne sono sempre più convinti, Udc e Sel restano fortemente perplessi. Mentre chiude al “ritocco” il vicesindaco Lambresa, sempre pronta alle dimissioni. Domani il sindaco incontrerà i sindacati Amica, che dal canto loro puntano il dito contro la mancanza di chiarezza e di un’incisiva azione di risanamento aziendale da parte del Comune di Foggia, annunciando – in assenza di risposte - lo sciopero generale per lunedì, 4 luglio.

 

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