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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Manfredonia

Riccardi: “Manfrini deve dimettersi”, ma lui: “Speculazione pre-elettorale”

Sull'ospedale di Manfredonia il sindaco anticipa l'uscita di un dossier. Manfrini "Nomina non determinata da Sel, ma accolta da Riccardi"

Botta e risposta tra Angelo Riccardi e Attilio Manfrini. Nocciolo della questione la sanità, ma nello specifico la partecipazione di Manfrini alla conferenza di servizi che si è svolta ieri presso l’Ospedale di Manfredonia: “Il Direttore Generale pro-tempore dell'Asl provinciale di Foggia, Attilio Manfrini, con il suo codazzo di soliti noti al seguito, è arrivato stamane in Ospedale a Manfredonia per una Conferenza di Servizi. Sono certo che anche questa volta è venuto, non per attuare il Piano di Riordino Ospedaliero, ma per continuare nella sua certosina attività di smantellare l'Ospedale di Manfredonia a favore delle altre strutture ospedaliere. Il Direttore Sanitario pro-tempore dell'Ospedale di Manfredonia e i suoi fidi, sono pregati di prendere le distanze da tale attività. Domenica si vota e spero vivamente che la politica torni nel suo alveare e cacci i mestieranti del tempio, buoni per ogni colore e per ogni stagione” aveva dichiarato ieri il sindaco di Manfredonia sulla sua pagina facebook.

Oggi è arrivata secca e immediata la risposta del direttore generale dell’Asl foggiana, che si è detto amareggiato dalle dichiarazioni di Riccardi: “Sono andato a Manfredonia per dare attuazione ad un accordo stipulato qualche giorno fa proprio con il sindaco, con l’obiettivo di contestualizzare l’attivazione dei nuovi reparti ospedalieri di Riabilitazione e Lungodegenza in concomitanza con la ormai inevitabile dismissione del reparto di Ostetricia e non certo per disporre ulteriori chiusure dei reparti già esistenti, come invece sostenuto dallo stesso Riccardi. Ci stiamo impegnando da mesi con l’obiettivo di migliorare, per quanto nelle nostre possibilità, la sanità sul territorio e non è intenzione di questa direzione smantellare l’Ospedale cittadino. Inoltre, mi sono recato a Manfredonia senza “codazzo”, come invece sostenuto da Riccardi, ma in maniera discreta".

Ma non è tutto. Dopo aver pubblicato la sua nota, Riccardi si è imbattuto in un lungo dialogo con i cittadini manfredoniani che gli chi chiedevano delucidazioni a riguardo. Il primo cittadino, oltre a invitare il direttore ad attuare il piano ospedaliero e ad osservare le disposizioni regionali, ha affermato che “la sanità in questa provincia é saldamente nelle mani di Sel e degli uomini del presidente” - aggiungendo che - “Siamo rimasti soli, i servizi territoriali sono inesistenti, tant’è che dal sottoscritto si rivolgono i cittadini per tutto e tra non molto devo organizzarmi per fare anche gli interventi chirurgici”.

“Rigetto qualsiasi insinuazione relativa ad una presunta interferenza di Sel nella mia attività di direttore generale, attività che ritengo di aver svolto sempre con onestà di tecnico e lealtà verso l’incarico che ricopro. Una nomina che, tengo a precisare, non è stata determinata da Sinistra, Ecologia e Libertà, ma condivisa da larga parte delle forze politiche e accolta con entusiasmo dallo stesso Riccardi. Per il resto non intendo seguire il sindaco in una sterile polemica che ha tanto il sapore di una speculazione pre-elettorale” ha ribattuto Manfrini.

A conclusione della querelle, Riccardi ha aggiornato la sua posizione sul ruolo svolto da Manfrini: “Oggi dico che Manfrini conosce solo alcune città della provincia, ma la competenza non è pervenuta. E aggiunge: “Avviso ai naviganti, nei prossimi giorni, un bel dossier a conferma delle mie tesi. Manfrini, si deve dimettere”.

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