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Cronaca Monte Sant'Angelo

Accusato di furto viene assolto con formula piena: si è trattato di un errore di persona

Claudio Giuseppe Piemontese, difeso dall’avvocato Giuseppe Bocola, è stato assolto dall’accusa di furto compiuto ai danni di una ferramenta di Monte Sant’Angelo e di ricettazione

Si è trattato di un errore di persona. Claudio Giuseppe Piemontese è stato assolto con formula piena dal giudice monocratico del Tribunale di Foggia, il dott. Protano, per non aver commesso il fatto, nonostante la pubblica accusa aveva chiesto l'assoluzione con formula dubitativa per il reato di furto, ed una pena di anni due ed euro 6000 di multa, per il reato di ricettazione (per aver utilizzato, per il tentato furto, un'auto Lancia Libra, risultata oggetto di furto commesso in Manfredonia).

LA VICENDA. La vicenda riguarda una informativa del 23 aprile 2014 dei carabinieri di Monte Sant’ Angelo per un tentato furto perpetrato, a loro dire dal ragazzo, in un negozio di ferramenta avvenuto, così come riferiva il denunciante Michele Dell’Olio, durante una pausa pomeridiana del 15 febbraio dello stesso anno.

In quella occasione, i militari dell’arma del posto, dopo aver visionato immagini di video sorveglianza inerenti il tabacchino di Matteo Scirpoli, situato di fronte all'esercizio commerciale oggetto del furto, faceva emergere, la "inconfutabile responsabilità" di Piemontese, che veniva riconosciuto, a loro dire, senza ombra di dubbio, dagli stessi militari. Posto inizialmente ai domiciliari, successivamente, grazie all'ordinanza del 7 luglio 2014 del Tribunale del Riesame di Bari, veniva rimesso in libertà, in attesa dell'epilogo processuale, che ha avuto termine ieri con la sentenza di assoluzione.

Su espressa richiesta del difensore di fiducia, l’avv. Giuseppe Bocola, si rinunciava all'escussione di qualsiasi teste o esame dello stesso imputato e si procedeva a bypassare la fase dibattimentale, chiedendo perizia antropometrica che, depositata in pari data dal CTU, scagionava il Piemontese da qualsiasi responsabilità dell'accaduto de qua, in quanto i tratti somatici e fisici dell’accusato non sono risultati conformi con il soggetto rappresentato nelle immagini di videosorveglianza.

Venivano confermate le iniziali dichiarazioni del Piemontese, rilasciate in sede di udienza di convalida, sulla sua estraneità ai fatti addebitatigli, poiché si era trattato di un evidente un errore di persona. “Giustizia è fatta” ha detto l’avvocato Bocola.

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